BOLOGNA = S. Giacomo Maggiore
positivo,
1930 - 1930
Bolognesi Orsini (ditta)
1919(?)-1934
Il positivo, incollato ad un supporto secondario in cartoncino grigio a media grammatura, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Scultura - Rilievi - Altari - Santi - Ritrovamenti
Scultori- Onofri, Vicenzo
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa di San Giacomo Maggiore - Cappella Crescimbeni
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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MISURE
Misura del bene culturale 0800676084: 235x177 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Bolognesi Orsini (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le stampe P_000764 e P_000765, entrambe dovute alla ditta Bolognesi e Orsini documentano il ritrovamento nel 1930 dell'altare di San Girolamo di Vincenzo Onofri nella basilica di San Giacomo Maggiore a Bologna. Nell'archivio ex SBAP BO si conservano le lastre negative dei fototipi eseguite nel febbraio del 1930 (N_001813 e N_001814); di seguito si riportano le notizie tratte dalla scheda di catalogo relativa ai due negativi (scheda F 08 00641700, redatta nel 2016 da Anna Lisa Bondioli): "I due negativi in esame (N_001813 e N_001814) documentano il rovinoso intervento settecentesco all'altare in terracotta policroma realizzato da Vincenzo Onofri tra la fine del 1495 eil 1503, raffigurante San Girolamo nella Cappella Crescimbeni. […] Nel 1773 i padri agostiniani di San Giacomo, posero sopra all'opera di Onofri, una tela del Graziani (copia da Guercino). Gli interventi dello stuccatore Gaetano Raimondi, trasformarono radicalmente l’incorniciatura dell’altare. Come riportato da Morra nel suo contributo sull'Onofri (vedi BIB), quest'opera venne alla luce nel 1985 durante i restauri delle cappelle laterali. La bibliografia consultata, non cita alcun intervento alla cappella Crescimbeni intorno agli anni Trenta del Novecento, anno in cui lo studio Bolognesi Orsini ha realizzato i due negativi esaminati. A tal proposito è difficilmente comprensibile il motivo che ha portato ad occultare nuovamente l'opera documentata nelle due riprese fotografiche: passeranno altri 65 anni prima che la scultura dell'Onofri possa essere riportata all'attenzione degli studiosi." Nell'archivio pratiche dell'ex Soprintendenza ai Monumenti dai carteggi si delinea in maniera un poco più chiara il motivo dell'occultamento successivo alla riscoperta e il conseguente mancato restauro. Se la notizia del ritrovamento è del 17 febbraio del 1930 (Enrico Barbieri informa il soprintendente Corsini dell'avvenimento, prot. 757, faldone BO M 77), avvenuto nel corso dei restauri "dell'arcone e della volta della campata di mezzo" (prot. 953), è il 27 dello stesso mese che si ha notizia della riproduzione fotografica dell'opera frammentaria (Barbieri a Corsini: "Fu fatta una fotografia avanti di toccare i pezzi, non è vero…? Gradirò se me ne maderai una copia", prot. 935). Da subito il San Girolamo fu riconosciuto all'Onofri e la volontà espressa dal soprintendente all'intendenza di Finanza fu quella di restaurare l'opera prima di collocare nuovamente il dipinto di Graziani (28 febbraio, prot. 953). L'ultima traccia reperita in merito al recupero plastico del San Girolamo è del 4 marzo seguente (prot. 1053): in una lettera privata di Barbieri a Corsini si precisa che l'intervento avrebbe dovuto esserea procastinato per la indisponibilità dell'esecutore Rubini. Un nodo di interesse all'interno del carteggio è la commissione delle fotografie alla ditta Bolognesi Orsini, e dunque il rapporto di fiducia che doveva essersi instaurato tra l'ente ministeriale e la ditta locale. Si segnala che una copia di entrambi i positivi è conservata presso l'Archivio Fotografico del Polo Museale dell'Emilia Romagna, sede Palazzo Pepoli Campogrande (Fondo Miscellanea storica di Bologna - scatola 5, NCT 08 00379825 e 08 00379826)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676084
- NUMERO D'INVENTARIO P_000765
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI supporto secondario: recto, sopra il fototipo - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA IN BOLOGNA./ BOLOGNA = S. Giacomo Maggiore -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0