Vignola (Modena)/ Antiche mura cittadine – ved. di torre
Vedute della cinta muraria, della Torre Moreni e della Torre Galvani a Vignola, nel 1927 (5 lastre)

negativo servizio, 1927 - 1957

Il servizio fotografico è costituito da 5 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte orizzontali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Si segnala la presenza sul lato emulsione di tutti i fototipi, di un'iscrizione inventariale ad inchiostro rosso. Le matrici da N_001514 a N_001517 sono state ritoccate con vernice rossa opaca sul lato vetro. Sulle lastre sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Torri - Sec. 15. - Torre Galvani - Torre Moreni
    Italia - Emilia Romagna - Vignola - Torre Galvani e Torre Moreni
    Fortificazioni - Muri di cinta - Sec. 15
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Bolognesi Orsini (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo documento scritto che reca testimonianza del luogo in cui venne fondata la nuova comunità di Vignola, risale all’anno 826. Non si conosce con precisione la data di costruzione della prima rocca, che un’antica tradizione vuole sia stata edificata dall’abate di Nonantola sant’Anselmo, intorno all'anno 800 a difesa dei beni del monastero della zona. Un documento risalente all’anno 1178 già attesta l’esistenza della Rocca nella città di Vignola. Fino al XV secolo il latifondo vignolese fu governato della famiglia Grassoni e la funzione della rocca fu esclusivamente militare. Nel 1401 il nobile ferrarese Uguccione Contrari ricevette in dono dal signore di Ferrara Niccolò III d’Este, il feudo di Vignola. La Signoria, che durò quasi due secoli, coincise con il periodo di massima prosperità del paese: venne ristrutturato il castello, fu innalzata una nuova cinta muraria e con Ercole Contrari nel 1557, venne fatto erigere su progetto dell'architetto Jacopo Barozzi, il palazzo antistante la Rocca oggi conosciuto come Palazzo Boncompagni. Il professore Tosi nella sua pubblicazione edita nel 1872 sulla storia di Vignola e destinata agli studenti del luogo, scrive che sotto il governo dei Contrari “negli anni 1472. – 73 – 74 – 75. fu ampliato il Castello, e ciò non solamente per provvedere ad una maggiore difesa, ma sì bene perché essendosi molto aumentato il numero delle case e degli abitanti fuori di esso, necessitava non lasciare questo borgo importante esposto a qualsiasi attacco nemico. Costruirono quindi un nuovo recinto di mura, nelle quali veniva compreso il borgo, che fu quindi chiamato Castelnuovo, mentre alla parte interna delle antiche mura, si diede il nome di Castelvecchio. La nuova cinta di mura formava un ottagono a lati disuguali, ed agli angoli di esso eranvi torri e bastioni. (…) Da qui nella direzione sud-ovest parte una linea di mura che termina ad una torre detta dei Moreni, sugli avanzi della quale è ora fabbricata una rotonda. Piega poi la cinta al nord per quattro tratti successivi via via sporgenti, ed a ciascuna sporgenza è sovrapposta una torre o fortilizio: la prima detta dei Galvani, ridotta poi da tale famiglia ad uso di colombaia; (…).” (vedi BIB, pp. 39-40). Il servizio fotografico in esame documenta la Torre Galvani (N_001514 e N_001515) ripresa dall’attuale via Tavoni, la Torre Moreni (N_001516 e N_001517) ripresa all’incrocio tra le odierne via Tavoni e via Portello e un breve tratto delle mura che nell’Ottocento venne trasformato in giardino pensile (N_001518). Della cinta muraria restano oggi un avanzo di circa cento metri che congiunge le torri Galvani e Moreni, un altro breve frammento ad est della torre Galvani e un’ultima parte che dalla torre Moreni corre parallela a via del Portello. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, i fototipi sono stati realizzati nel 1927 dallo studio Bolognesi Orsini, prima dell’abbattimento della cinta muraria che avvenne, a tratti, nel corso di tutto il XX secolo. I negativi N_001514, N_001516 e N_001517 in corrispondenza del cielo, sono stati ritoccati sul lato emulsione con vernice rossa opaca utilizzando i polpastrelli delle dita, mentre la lastra N_01515 ha subito un intervento con grafite e un ritocco con vernice rossa nella zona delle mura e della casa retrostante
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641837
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001514 a N_001518
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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