Cappella S. Michele di S. Domenico. Stato attuale agosto 1934
positivo,
1934 - 1934
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Il positivo sciolto è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Architettura sacra - Chiese - Interni - Cappelle
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Domenico - Cappella di San Michele Arcangelo
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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MISURE
Misura del bene culturale 0800675980: 240x175 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine documenta lo stato e l'allestimento della cappella di San Michele Arcangelo nella basilica di San Domenico a Bologna, prima dell'intervento di restauro diretto dall'ingegner Guido Zucchini nel 1934. Il 14 agosto 1934 il Comitato per Bologna Storica e Artistica trasmise alla Soprintendenza all'Arte Medievale e Moderna di Bologna il progetto di recupero della cappella, comprendente oltre ad un disegno della realizzazione finale, anche "2 fotografie dello stato attuale della cappella medesima" (prot. N° 3223, faldone BO M 20 1895-1918, archivio storico dell'ex SBAP BO; nell'intestazione della lettera è manoscritta una nota sulla destinazione delle 2 immagini: "le fotografie vadano in archivio"). Tra i positivi conservati presso l'archivio fotografico dell'ex Soprintendenza BAP di Bologna sono state rintracciate due stampe positive che paiono coincidere con quelle inviate nell'agosto del '34 (P_000660 e P_000661) e commissionate, probabilmente dallo stesso Zucchini, allo studio fotografico Villani: la didascalia manoscritta in entrambi i versi delle immagini riporta la specifica "stato attuale/ agosto 1934" (la grafia povrebbe verosimilmente essere quella di Zucchini che firma in P_000662 e P_000663). I due positivi della cappella di San Michele Arcangelo mostrano punti di vista differenti: P_000660 è una veduta d'insieme lievemente angolata presa dall'alto (non particolarmente riuscita per via del controluce), P_000661 pone invece l'attenzione sull'altare settecentesco, tratto in scorcio da destra. Entrambe le immagini mostrano sulla mensa d'altare le 4 figure in terracotta ritrovate negli anni Venti, parte del documentato Compianto di Baccio da Montelupo (1494-1495); ancora sostanzialmente integre, le statue a tuttotondo subirono diversi danni prima della definitiva collocazione nel Museo di San Domenico (1956): in particolare la figura di San Giuseppe d'Arimatea ha perduto l'intero corpo. Secondo il progetto di restauro del 1934, promosso dal Comitato B.S.A. in coincidenza dell'VII centenario della canonizzazione del santo fondatore, tra le operazioni proposte vi erano: l'apertura delle finestre ad ogiva tamponate, la raschiatura delle tinteggiature moderne, la sostituzione dell'altare settecentesco e l'abbassamento della pala di Giacomo Francia per avvicinarla all'altare. Il 25 agosto il soprintendente Carlo Calzecchi approvò i lavori, confermando tra le altre cose, che "l'altare barocco attualmente nella cappella di San Michele, dovrà essere trasportato nella cappella del Preziosissimo" (prot. N° 3278, vedi Fonti; la monofora chiusa alla destra dell'altare non fu aperta, contrariamente a quanto prospettato nel disegno del progetto di restauro, in quanto venne alla luce entro il profilo della finestra un San Cristoforo dipinto, Zucchini 1946, p. 70). Tra le opere mobili che si riconoscono nella cappella s'individua il dipinto di Ubaldo Gandolfi con la Madonna e santi domenicani, attualmente conservato nel museo, come pure il gruppo scultoreo quattrocentesco; la pala d'altare di Giacomo Francia è invece ad oggi collocata nella navata sinistra, dopo la cappella del Beato Ceslao
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675980
- NUMERO D'INVENTARIO P_000660
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI supporto primario: verso - Cappella S. Mi/chele di S. Domenico./ stato attuale/ agosto 1934/XII -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
faldone documentario (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0