Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ L'altare maggiore

negativo, post 1955 - 1973/12/27

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Edifici di culto - Chiese - Interni - Cappelle
    Strutture edilizie - Pavimentazioni - Marmo
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella maggiore
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Fototecnica Bolognese (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. I negativi in esame (N_003379 e N_003602) corrispondono a due riprese della pavimentazione e dell’altare marmoreo della cappella maggiore di giuspatronato della famiglia modenese Sora, prima del restauro postbellico. Questo altare venne sostituito da una tavola liturgica in legno verniciata a finto marmo proveniente dalla chiesa del Buon Pastore, acquistata dai Padri del convento del Cristo Re per il santuario del Corpus Domini. Nello specifico il fototipo N_003379 si presenta come una semplice ripresa frontale dell’altare mentre lo scatto della matrice N_003602 è stato compiuto da un punto elevato (forse da un ponteggio che venne innalzato nel settembre del 1955 sotto la cupola centrale con l’affresco di Franceschini) e l’oggetto illuminato da una luce dedicata. Le lastre realizzate dalla ditta Fototecnica Bolognese (indicazione di responsabilità manoscritta sui pergamini), ritraggono i piani marmorei nel medesimo stato conservativo, pertanto si può definire che le matrici sono state eseguite nell’arco cronologico compreso tra il 1955 e la fine del 1973 (data desunta da una relazione della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, redatta da Sergio Piconi, in cui si precisa che i restauri furono ultimati il 27 dicembre di quell’anno)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641911
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003379
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE SCAF. N./ INVENT. N./ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini/ L'altare maggiore/ FOTOGRAFO Fototecnica DATA/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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