S. Giacomo/ Portici Esterni/ con affreschi Riprese degli affreschi nel portico esterno della Chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna, il 13 aprile del 1963 (5 lastre)
negativo servizio,
1963/04/13 - 1963/04/13
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Il servizio fotografico è costituito da 5 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 4 orizzontali (da N_003511 a N_003514) e 1 verticale (N_003510). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. L'emulsione delle matrici N_003510 e da N_003512 a N_003514 è rosata. La lastra N_003512 presenta sul lato dell'emulsione, un intervento di ritocco a grafite. Sui fototipi sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura - Facciate - Sec. 13.-14
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa di San Giacomo Maggiore
Dipinti murali - Affreschi - Sec. 14
Edifici di culto - Chiese - Esterni
Strutture edilizie - Portici - Sec. 15
Elementi architettonici - Arcate - Colonne - Capitelli
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della Chiesa di San Giacomo Maggiore iniziò nel 1267 e terminò nel 1315. A questa data la struttura principale era conclusa: mancavano gli arredi e le decorazioni interne che vennero completate nei secoli a venire. Questa primitiva chiesa, formata da un'unica navata rettangolare, fu consacrata nel 1344 e nel corso del XIV secolo, fu notevolmente modificata mediante l'ampliamento e l'innalzamento dell'abside, la creazione di un deambulatorio e di alcune cappelle radiali. Nel Quattrocento, sotto la protezione della potente famiglia bolognese dei Bentivoglio, la chiesa subì mutamenti sostanziali. I Bentivoglio fecero costruire la propria cappella gentilizia (1463-1468) e l'attuale portico lungo il fianco sinistro (1478-1481). Nel 1471 fu sopraelevato il campanile e tra il 1483 e il 1498, in sostituzione delle capriate lignee medievali, fu realizzata una nuova copertura con tre volte a vela e una cupola. Si vennero così a creare anche gli spazi per le nuove cappelle sulle pareti laterali, che si arricchirono di altari rinascimentali e barocchi con profusione di sculture e di dipinti. Il XIX secolo è caratterizzato dai primi restauri alle opere architettoniche e artistiche della chiesa di San Giacomo Maggiore: in particolare dalla seconda metà dell'Ottocento, iniziarono una serie di interventi di manutenzione e ristrutturazione a cura degli organi statali (Soprintendenza ai Monumenti, Genio Civile, Fondo per il Culto). Il servizio fotografico in esame, documenta la tomba cinquecentesca di Annibale Coltelli posta sul lato sinistro della facciata (N_003510), due degli affreschi trecenteschi delle arche (N_003511 e N_003512) ed il portico bentivogliesco sul fianco sinistro della basilica di San Giacomo Maggiore (N_003513 e N_003514). I fototipi N_003513 e N_003514 sono la ripresa del porticato quattrocentesco con le arche sepolcrali su via Zamboni, prima della seconda porta laterale della chiesa. La lastra N_003511 è la fotografia dell’affresco trecentesco “Madonna col Bambino” considerata dallo storico dell’arte Francesco Arcangeli “un dipinto di primaria importanza”, originariamente disposta nel penultimo avello del portico. Corrado Ricci (1858-1934) che nel 1886 scoprì e condusse una ricognizione accurata di tutte le pitture delle arche, prima che queste fossero richiuse non commentò né fece realizzare alcuna documentazione fotografica di questo interessante dipinto. Il negativo N_003512 riprende invece la pittura murale della nicchia raffigurante “Madonna con Bambino e Santi” (a destra San Francesco), eseguito a metà del Trecento. Tutti gli affreschi delle arche esterne, compresi quelli duecenteschi, furono staccati a partire dal 1963 dal professore Ottorino Nonfarmale per conto della Soprintendenza alle Gallerie, con fondi generosamente concessi dalla Cassa di Risparmio di Bologna. Queste opere sono tutt’ora conservate all’interno di alcune cappelle di San Giacomo Maggiore. Il servizio fotografico oggetto del nostro studio è stato realizzato dallo studio bolognese A. Villani & Figli (pergamino prestampato con intestazione della ditta Villani) il 13 aprile del 1963 (data posta con timbro sul pergamino), prima del loro definitivo distacco dal portico della basilica bolognese
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641878
- NUMERO D'INVENTARIO da N_003510 a N_003514
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0