Modena./ Chiesa di S. Francesco – l'abside
Vedute della facciata, della fiancata meridionale e dell'abside esterna della Chiesa di San Francesco d'Assisi a Mirandola, nel 1927 (5 lastre)

negativo servizio, post 1927/01/01 - ante 1927/09/21

Il servizio fotografico è costituito da 5 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 4 orizzontali (da N_001504 a N_001507) e 1 verticale (N_001503). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. L'emulsione di tutti i fototipi è rosata. Si segnala la presenza su tutte le matrici di un'etichetta inventariale sul lato emulsione, manoscritta ad inchiostro rosso. La lastra N_001503 è stata ritoccata con vernice rossa opaca sul lato vetro. Sulle lastre sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Chiese - Spazi esterni - Absidi - Vetrate
    Elementi architettonici - Portici
    Italia - Emilia Romagna - Mirandola - Chiesa di San Francesco d'Assisi
    Architettura sacra - Edifici di culto - Chiese francescane - Sec. 13
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Bolognesi Orsini (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il complesso della Chiesa di San Francesco d’Assisi comprensivo dell’attiguo convento, era già presente nel XIII secolo, ai primordi dell’assetto urbano della città dei Pico di Mirandola. Trattasi questa di una delle prime chiese francescane d’Italia costruita subito dopo la canonizzazione del Santo avvenuta nel 1228. Modificata architettonicamente nella forma corrente nel corso del XV secolo, è tutt’ora uno degli edifici più antichi della piccola cittadina della provincia di Modena, ed uno dei più importanti in quanto Pantheon della famiglia Pico. Dopo alcune chiusure e riaperture al culto, la chiesa giunse nella seconda metà dell’Ottocento, in pessime condizioni. Un primo accurato restauro avvenne nel 1870, grazie al finanziamento del Comune di Mirandola ed alla carità cittadina. Nel XX secolo, si deve al sollecito della Congregazione del Terz’Ordine Francescano di Mirandola e all’interessamento del Soprintendente Luigi Corsini (1863-1949, dal 1894 nominato assistente-disegnatore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia, tra il 1914 ed il 1933 soprintendente ai Monumenti dell’Emilia) se nel 1925, l’amministrazione comunale assieme alla Soprintendenza regionale, elaborano un progetto di restauro rivolto all’intera Chiesa monumentale. L’intervento di ristrutturazione prevedeva il ripristino fedele “secondo le tracce venute in luce” delle finestre della navata maggiore, della nave meridionale e dell’abside, mentre “la sistemazione del portico antistante la facciata verrà accuratamente studiata da questo R. Ufficio, il quale si riserva di presentare le sue conclusioni” (Corsini, 1926). Nel tentativo di conferire all’edificio un aspetto il più possibile vicino a quello originale, i lavori di ripulitura, di riordino e di restauro archeologico durarono oltre un decennio, dal 1926 al 1938. Il servizio fotografico in esame documenta la facciata della Chiesa di San Francesco (N_001504, N_001505 e N_001507), la fiancata meridionale (N_001506), ed il muro esterno dell’abside (N_001503) prima dei restauri del 1927. La recente monografia “La chiesa e il convento di San Francesco di Mirandola” curata dallo studioso Mauro Calzolari, raccoglie tutti i documenti relativi alla chiesa francescana dalla sua edificazione sino al terremoto del 2012, che l’ha gravemente danneggiata. All’interno di questa pubblicazione, è stata rintracciata una lettera (p. 246) datata 21 settembre 1927, inviata dal Podestà U. Trapletti al Soprintendente Corsini, in cui si richiede un urgente intervento di demolizione del porticato settecentesco della facciata, poiché gravemente lesionato dalle infiltrazioni d’acqua sui pilastri e dallo sgretolamento della malta. Tale documento consente di datare il servizio fotografico in disamina entro il 21 settembre del 1927. Il negativo N_001503, oltre a mostrare lo stato di fatto dell’abside prima dei restauri degli anni Venti-Trenta del Novecento, che videro il ripristino della vetrata gotica sotto la vetrata circolare, registra nell’angolo inferiore destro, l’ombra del fotografo dello studio Bolognesi Orsini e del suo banco ottico, nel preciso istante dello scatto fotografico. I pergamini delle matrici, indicano erroneamente la Chiesa di San Francesco d'Assisi di Modena, anziché di Mirandola. Il negativo N_001503 in corrispondenza del cielo, è stato ritoccato sul lato vetro con vernice rossa opaca utilizzando i polpastrelli delle dita
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641839
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001503 a N_001507
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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