Riproduzione di un positivo raffigurante una figura allegorica, nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna
negativo,
1953 - 1960
Fototecnica Bolognese (attiva Dal 1945)
attiva dal 1945
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
Edifici di culto – Chiese - Interni
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Fototecnica Bolognese (attiva Dal 1945): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame mostra il rifacimento del dipinto murale monocromo rappresentante una figura allegorica e realizzato da Vittorio Bigari nella parete sinistra della cappella Zambeccari. La lastra riproduce un positivo fotografico sul quale è stato ricostruito il dipinto del Bigari tramite un ritocco pittorico. Nonostante il pergamino del fototipo non dia indicazione di responsabilità, si decide di attribuire la lastra alla ditta Fototecnica Bolognese, poiché è stato rintracciato all'interno del faldone “2. Bologna. Chiesa del Corpus Domini “La Santa””, un positivo con il timbro a secco “fototecnica/ BOLOGNA”. Si presume che la riproduzione sia stata effettuata tra il 1953 (anno in cui la ditta Fotofecnica Bolognese inizia a lavorare per conto della Soprintendenza) ed il 1960
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641791
- NUMERO D'INVENTARIO N_002886
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - G II/ 195/ CORPUS/ D -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0