Bologna/ Palazzo già Pepoli (nuovo) ora Campo=/ grande – Prospetto su via Castiglione/ da una stampa

negativo, ca 1920 - (?) 1960
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta una mascheratura sul lato emulsione realizzata con carta nera, lungo il margine sinistro e inferiore: la mascheratura è parziale sul lato superiore. Il fototipo presenta un ritocco rosso sul lato gelatina, nell'angolo superiore destro. Sulla lastra sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura - Palazzi
    Incisori emiliani - Sec. 18. - Landi, Giuseppe Antonio
    Disegni architettonici - Incisioni
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Pepoli Nuovo
    Architetti italiani - Sec. 17.-18. – Albertoni, Francesco
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
    Albertoni, Francesco (1645-1708): architetto
    Landi, Giuseppe Antonio (1713-1791): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Palazzo Pepoli Nuovo (meglio conosciuto come Palazzo Campogrande) a Bologna, fu costruito di fronte al Palazzo Pepoli Vecchio, per volontà di Odoardo Pepoli a partire dal 1653. L'edificio fu poi ultimato alla fine del secolo XVII dagli architetti Francesco Albertoni e Giuseppe Antonio Torri. Oggi è sede di una sezione distaccata della Pinacoteca Nazionale e dell'Archivio fotografico del Polo Museale Regionale. Il negativo in esame riproduce l'incisione realizzata dal disegnatore bolognese Giuseppe Antonio Landi nel 1727, dell'ala destra della facciata del palazzo Campogrande su via Castiglione, progettata dall'Albertoni. Il frontespizio ha un piglio volutamente grandioso, accentuato dall'arretramento rispetto alla strada, della maggior parte del fabbricato; in più, l'importanza del portale è sottolineata dal trattamento a bugnato del corpo centrale. L'incisione di Landi è pubblicata nel volume di Cuppini “I palazzi senatorii a Bologna: architettura come immagine del potere” a pag. 121. Il negativo in esame è una pellicola di acetato del formato 18x24 cm, dai bordi irregolari (forse tagliati manualmente). Per analisi tecnico-formale (l'acetato di cellulosa viene introdotto negli anni 20 del Novecento, per sostituire la pericolosa pellicola al nitrato), si decide di datare il presente fototipo realizzato da autore ignoto tra il 1920 ed il 1960 (oppure in occasione dei restauri dei palazzi dei Pepoli sul finire degli anni 30 del Novecento?)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641675
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002143
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE [B cancellato] C SCAF. III N. 145/ 4391/ INVENT. N. 8072/ LUOGO: Bologna/ MONUMENTO: Palazzo già Pepoli (nuovo) ora Campo=/ grande – Prospetto su via Castiglione/ da una stampa./ STAMPE N./ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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