BOLOGNA/ Chiostro del “Genio Militare”/ (incursione aerea del 24-7-943)
Riprese del Convento di San Salvatore a Bologna, in seguito al bombardamento aereo del 24 luglio 1943 (3 lastre)

negativo servizio, post 1943/07/24 - ca 1945

Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte orizzontali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. All'interno del pergamino N_001689, si conserva la fotocopia della vecchia schedina inventariale inserita nella busta pergamina N_001690, nelle quali è riportato l'autore Villani, non indicato sulle buste pergamine. Alcuni lati dei fototipi sono percorsi da una mascheratura in carta nera. Sui fototipi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura - Monasteri - Chiostri – Sec. 16
    Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Elementi architettonici - Portici - Colonne
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Convento di San Salvatore
    Architetti italiani – Sec. 16 - Bartolomeo da Limito
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
    Bartolomeo Da Limito (notizie 1515-1522): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Convento di San Salvatore, il cui chiostro fu costruito tra il 1515 e il 1522 su disegno del maestro bolognese Bartolomeo da Limito, durante la Seconda Guerra Mondiale era occupato dal Comando Genio di Corpo d'Armata. Molte bombe furono ovviamente dirette sugli obiettivi militari e tra questi venne colpito il 24 luglio del 1943, il convento di San Salvatore in via Cesare Battisti. Alfredo Barbacci, all'epoca del secondo conflitto mondiale Soprintendente a Bologna, nella pubblicazione “Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri” del 1977, descrive che “Una bomba colpì il primo chiostro rinascimentale adiacente al fianco destro e vicino alla facciata della chiesa. Caddero due campate del lato settentrionale del portico, accanto all'ingresso; fu rovesciato l'artistico pozzo cinquecentesco, lesionati o mutilati colonne ed archi del portico e il muro di fondo, per effetto delle schegge e dell'urto dei gas dell'esplosione; dissestati i loggiati superiori e i tetti”. Il servizio fotografico in esame, documenta infatti il chiostro dell'ex-convento di San Salvatore gravemente danneggiato da questo bombardamento. Le riprese mostrano il cortile ingombrato dalle macerie dei muri sventrati dalle bombe e i numerosi segni delle schegge sulle pareti. Come desunto dalla schedina inventariale allegata al fototipo N_001689, i negativi sono stati realizzati dagli operatori dello studio bolognese A. Villani & Figli, tra il 24 luglio 1943 ed il 1945. La ditta Villani durante il periodo bellico, si occupò di documentare per conto della Soprintendenza, sia i blindamenti al patrimonio artistico e sia i monumenti della città bombardati dalle incursioni aeree. Le tre immagini sono pubblicate in Monumenti di Bologna: distruzioni e restauri (vedi BIB, pp. 241-242), mentre la fotografia N_001688 in Delenda Bononia (vedi BIB, p. 193). Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641666
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001688 a N_001690
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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