Palazzo............./ [...] Via Galliera 34
Vedute dei danni subiti da Casa Milani a seguito dell'incursione aerea del 25 settembre 1943

negativo, post 1943/09/25 - ca 1943/10/00

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Visibili le tracce del portalastra agli angoli

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi
    Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Casa Milani
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di proprietà della famiglia Milani da circa un trentennio prima dello scoppio della guerra, il palazzo subì notevoli danni nei bombardamenti del 25 settembre del 1943 e del 29 gennaio 1944. In particolare questa ripresa riferisce dei danni subiti dallo stabile a seguito della prima incursione aerea. Così ne descrive le conseguenze il soprintendente Barbacci: “L’urto delle bombe cadute sull’edificio e su quello vicino, nell’altro lato di via Galliera, col primo bombardamento dissestarono la parte destra in corrispondenza di due assi di finestre, aprendo crepe nei muri di facciata e nel fianco, e negli archi del portico. Inoltre facendo inclinare pericolosamente in fuori il pilastro angolare, devastando l’interno e il tetto, asportando gli infissi” (Barbacci 1977, p. 59). Sorte più funesta fu quella a cui non diede scampo l’incursione del ’44 che insistette sul lato destro dell’edificio, obbligando ad abbattere parte del porticato e delle murature. Lo stesso Barbacci afferma che i lavori di recupero iniziarono nell’immediato, ma si poterono concludere solo a conflitto ultimato. La Ditta Villani incaricata di operare un censimento dei beni colpiti dai bombardamenti (Bersani 1995, p. 157) opta per una ripresa frontale e parziale dell’edificio che riferisca della sola parte destra oggetto di lesioni. Per le scelte di ripresa non dobbiamo dimenticare che l’operatore si trovò vincolato dall’esiguità degli spazi spesso occupati da macerie. Questo sembrerebbe il caso, soprattutto se mettiamo in relazione questo fototipo al negativo N_001194 (NCT 0800641515) che ritrae la zona antistante il palazzo, dandoci l’idea del grado di devastazioni subite da quell’area. Come nelle riprese di Palazzo Bacci Rusconi, notiamo operai al lavoro che si adoperano al recupero dei materiali per il successivo reimpiego. La presenza di alcuni degli operai qui e nel già citato negativo N_001194 ci permette di ipotizzare una certa prossimità temporale degli scatti. Questa lastra risulta particolarmente preziosa in quanto conserva testimonianza della statuetta, si dice “della maniera di Jacopo della Quercia o copia dello stesso”, visibile su un capitello in angolo dell’edificio. Il manufatto si perdette irrimediabilmente, o distrutto durante i crolli, o durante le operazioni di recupero dello stabile, se non addirittura a seguito di rapina (Barbacci 1977, p. 59, Monari 1990, p. 110)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641516
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001195
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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