Vedute dei crolli subiti da palazzo Bacci Rusconi a seguito dell'incursione aerea del 25 settembre 1943

negativo servizio, post 1943/09/25 - ca 1943/10/00

Le lastre erano originariamente contenute in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Visibili le tracce del portalastra agli angoli

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Architettura civile - Palazzi - Affreschi
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Palazzo Bacci Rusconi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
    Pedretti, Carlo Giuseppe (1697-1778): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le lastre in esame riproducono i danni subiti da Palazzo Bacci Rusconi di via Galliera 55 a seguito dell’incursione aerea del 25 settembre del 1943. Da confronto con uno dei positivi dell’Album di proprietà della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio pubblicato in Delenda Bononia (Bersani e Roncuzzi Roversi Monaco 1995, p. 203) con didascalia “Casa in via Galliera 49”, tratto certamente da uno degli esemplari in esame, individuiamo la responsabilità autoriale della Ditta Villani, impegnata in una estesa ricognizione sul patrimonio monumentale felsineo vittima delle incursioni aeree nemiche, su commissione della locale Soprintendenza ai Monumenti (Bersani 1995, p. 157). Sebbene non si possieda precisa datazione ci sentiamo di ipotizzarne la realizzazione dell’insieme in un tempo assai prossimo al bombardamento, così come tempestiva fu la ricognizione da parte dei Villani su tutti i beni oggetto dell’incarico. Riguardo al palazzo abbiamo scarse o nulle notizie. Anche da ricerca archivistica l’edificio non compare tra quelli a tutela della locale Soprintendenza, probabilmente non ancora soggetto a vincolo prima del pesante bombardamento subito. Non fornisce informazioni al proposito nemmeno una preziosa fonte come il Ricci Zucchini, che tace riguardo a tale immobile. Malgrado ciò, venne inserito dall’allora Soprintendente ai Monumenti dell’Emilia Alfredo Barbacci nel Catalogo dei danni di guerra dell’agosto del 1944 con queste specifiche: “Palazzo Bacci (via Galliera n. 56): distrutto quasi completamente; restano soltanto le estremità dei muri longitudinali e la parete di fondo di sinistra. Distruzione di gran parte delle decorazioni a fresco” (Monari 1955, p. 112). Il soprintendente ne parla anche in Monumenti di Bologna sotto l’epigrafe “Casa in via Galliera 49”, fornendo la seguente descrizione: “Edificio settecentesco con semplice architettura esterna, pesante cornicione e un grande e alto salone con affreschi e cornici di stucco. Abbattuta da bombe nell’incursione aerea del 25 settembre 1943, e ancora danneggiata da quella del 29 gennaio 1944” (Barbacci 1977, p. 73). A differenza di altre situazioni, in questo caso non si prospettò la ricostruzione dello stabile e a guerra conclusa se ne procedette alla completa distruzione per dar spazio ad un nuovo edificio. Le riprese focalizzano sulla porzione di fabbricato con affaccio su via dei Mille che l’esplosione ha quasi chirurgicamente resecato in sezione, mostrando i sontuosi interni decorati ad affresco dal Pedretti, così come suggerito dalle indicazioni in pergamino. Ci sentiamo di riconoscere in questo artista il Giuseppe Carlo Pedretti apprezzato allievo di Marcantonio Franceschini, oggi forse poco conosciuto, ma che riconobbe nel Settecento una certa fama nel bolognese con importanti committenze estere. Risaliamo alla famiglia Rusconi imparentata con i Bacci tramite Villa Rusconi sita nella vicina San Pietro in Casale di proprietà di Alfonsina Rusconi consorte del conte Antonio Bacci, ma non conosciamo alcun legame tra questa famiglia ed il palazzo in questione. Notiamo nelle riprese un parziale riordino delle macerie e dei materiali edili di recupero accatastati sulla via, mentre ancora risulta caoticamente ammassato il legname delle coperture. Segnaliamo la presenza di operai al lavoro sulle macerie, tre dei quali rintracciamo in un’altra ripresa Villani eseguita sullo stesso asse viario al civico 34 e, con buona probabilità, in prossimità di tempo, sull’edificio posto dall’altra parte della strada. Rimandiamo alla relativa scheda per approfondimenti (NCT 0800641516)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641515
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001192-N_001194
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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