Bologna - Via Altabella - Torre Azzoguidi

negativo insieme, ca 02/1950 - ca 08/1950

Insieme composto da 5 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno di tre pergamini è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta con le stesse indicazioni

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Architettura civile - Torri
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Torre Azzoguidi
    Architettura - Restauri - Cantieri edili
    Elementi architettonici - Basamenti - Portali
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo gruppo di lastre documenta lo stato conservativo della Torre Azzoguidi, posta in Via Altabella 7, da febbraio ad agosto 1950, quando si rese necessario e urgente un intervento di consolidamento dell'edificio. Il fotografo è sempre Alfonso Zagnoli, come indicato sui pergamini originali, incaricato di documentare le varie fasi dl ripristino. La prima immagine (N_001390) mostra il basamento della torre con l'insegna degli orefici Parrighi e Giani, che nel 1946 avevano istallato la propria attività nel locale a piano terreno, chiusa da saracinesca. Per collocarvi l'attività commerciale era stato assottigliato lo spessore delle mura esterne ed ampliata l'apertura dell'originaria porta archiacuta. Alcuni carteggi conservati presso l'Archivio Storico SABAP di Bologna (STORICO I BO M 317) testimoniano che già dal gennaio 1950 il Soprintendente Barbacci si era rivolto all'ing. Antonio Corticelli segnalando un aggravarsi delle fenditure visibili sulla torre, richiedendo l'apposizione di alcune "spie"senza danneggiare la muratura e la stesura di un progetto di consolidamento che comprendesse la ricostruzione delle parti demolite all'interno della base e il restauro "dell'artistica porta d'accesso" (lettera del 16-01-1950). Il progetto di restauro viene presentato in tempi molto brevi e dell’inizio di marzo è la richiesta di concessione di suolo pubblico per il cantiere, seguito dall’architetto Bruno Parolini. La relazione conclusiva di Barbacci conferma che “l’esterno del basamento della Torre Azzoguidi (fine del sec. XII) aveva subito vicende che le avevano tolto l’aspetto e il carattere originario. Si procedette, a partire dal marzo 1950, ad un restauro del paramento in blocchi di selenite, corrosi e scalpellati, dell’arco acuto sovrastante la porta e ad una regolarizzazione della medesima”. Il costo fu suddiviso tra Soprintendenza e proprietari. Le immagini che compongono la serie mostrano bene il grave stato conservativo del basamento (N_001390) e il ripristino effettuato sia sulla selenite che sul portale d’accesso, inserito senza diaframmi all’interno della base, coronato da un robusto architrave e da una cuspide acuta (N_002414). Le altre immagini mostrano gli interventi strutturali interni per chiudere “tutti i vani inconsultamente aperti, nel passato, nello spessore dei muri” (Barbacci, novembre 1950). Proprio questi interventi arbitrari interni alla muratura (vengono definiti “gravissima scarnificazione”) avevano causato pericoli per la staticità, e diventa importante anche il consolidamento del primo piano, dove alloggiava un affittuario. L’inquilino viene fatto sgombrare velocemente e il 26 aprile c’è una seconda richiesta alla Polizia Urbana di occupazione di suolo pubblico su Via Caduti di Cefalonia, da parte del Soprintendente. Alla saracinesca del laboratorio di oreficeria si sostituisce un robusto portone in legno articolato in quattro ante, più consono alla tipologia edilizia della torre medievale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641282
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001390; N_002384; N_002396; N_002397; N_002414
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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