Bologna - Chiesa di S.Martino - Chiostro

negativo insieme, ca 1940 - ca 1940

Insieme di 2 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Convento di San Martino Maggiore
    Elementi architettonici - Portici - Colonne
    Architettura religiosa - Chiese - Conventi - Chiostri - Cortili
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il progetto per il restauro dell'antico chiostro annesso alla chiesa di San Martino Maggiore fu approvato e sostenuto con un contributo economico dal Ministero per l'Educazione Nazionale (22-09-1938). Presso l'Archivio storico della Soprintendenza ai Monumenti (STORICO I BO M 73) sono documentate le varie fasi del ripristino. Un estratto della relazione peritale dell'Ing. Francesco Gualandi, direttore dei lavori, definisce l'intervento "urgente e indilazionabile", a causa di pericoli dovuti alle pessime condizioni conservative di alcune parti del chiostro e in particolare "la loggia di accesso al medesimo, l'ufficio e l'archivio parrocchiale e il pregevole oratorio posto sopra la sacrestia". In pratica il chiostro venne interessato da demolizioni dei muri di chiusura delle arcatelle, intonacatura e stuccatura dei muri perimetrali, con un generale consolidamento della struttura (si veda a proposito l'articolo pubblicato da Angelo Raule, I restauri nel chiostro di San Martino Maggiore, 15 dicembre 1938). Il certificato di regolare esecuzione fu redatto il 9 agosto 1941 ("i lavori sono stati eseguiti a regola d'arte e con piena soddisfazione di questa Soprintendenza") e nel settembre successivo la Direzione Generale Antichità e Belle Arti provvede a saldare le spese di L. 20.000 al parroco Temistocle Cioli. Proprio il parroco scrive all'allora Soprintendente Armando Venè inviandogli due fotografie: prima e dopo i restauri, oltre ad una breve relazione degli interventi eseguiti e delle relative spese. Presso l'archivio si trovano positivi tratti dalle due lastre in esame, realizzate, secondo il pergamino, da Primo Cascianelli. Interessante questa paternità in quanto Cascianelli si era formato in ambito ministeriale, sotto la direzione di Giovanni Gargiolli, utilizzando appieno il mezzo fotografico come strumento di studio e metodo sistematico di documentazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641242
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001867 a N_001868
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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