Bologna - Chiesa della Misericordia: Vetrata restaurata e ricomposta

negativo insieme, ca 05/1947 - ca 05/1947

Insieme di 2 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente e in allegato si trova una scheda inventariale dattiloscritta che indica il soggetto come: Vetrate restaurate e rimesse in opera, accorpando erroneamente anche una vetrata della Chiesa di San Martino (14273/74/75)

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Arti applicate - Vetrate - Dipinti
    Pittori - Italia - Sec. 16. - Raibolini, Francesco
    Architettura religiosa - Chiese - Elementi architettonici - Finestre
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria della Misericordia
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (studio): fotografo principale
    Francia, Francesco (1460 Ca - 1517): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Presso l'Archivio Storico della Soprintendenza BAEP è conservato un carteggio interessante relativo alle vetrate della Chiesa di Maria della Misericordia. Già nel 1915, in occasione del primo conflitto, il Sovrintendente Luigi Corsini di comune accordo col parroco Don Pietro Masetti, fece rimuovere le vetrate rotonde del Francia, considerato "lo stato di guerra e ritenendosi la città di Bologna esposta agli attacchi degli aerei nemici". Corsini specifica che le vetrate "sono state rinchiuse in due casse di legno debitamente imbottite con ovatta di cotone". Le aperture corrispondenti (II e VI cappella) vennero chiuse provvisoriamente con pietrinfoglio dall'impresa di Cesare Maruzzi (giugno 1915). In questa occasione il Sovrintendente, impossibilitato a documentare visivamente lo stato delle opere, richiese alla Direzione Generale Antichità e Belle Arti una riproduzione fotografica di alcuni rilievi compiuti due anni addietro dal disegnatore Carboni, per conservarli presso il suo ufficio (15 giugno 1915). Di queste immagini non c'è traccia nell'archivio di soprintendenza e per sentire nuovamente parlare delle vetrate dipinte bisogna aspettare il 1946, dopo la seconda guerra mondiale, quando in una lettera del 18 ottobre il parroco Don Alfeo Tonelli richiede esplicitamente "la restituzione e la rimessa in sito delle due vetrate già tolte da questa chiesa", una con la Madonna e il Bambino e l'altra con il San Giovanni. Ancora nel febbraio dell'anno successivo l'operazione non risulta effettuata: si deduce da una ulteriore richiesta del ricollocamento in sito "nel più breve tempo possibile" delle vetrate. Le immagini in esame sono datate sul pergamino proprio 1947, nel mese di maggio, quindi dopo pochi mesi da quest'ultimo sollecito. E' possibile che siano state finalmente riprodotte dalla ditta Villani dopo un intervento di restauro e ricollocate nelle due rispettive cappelle. Un terzo tondo raffigurante San Rocco (o più genericamente santo pellegrino) è stato erroneamente inventariato all'epoca dell'acquisizione come una terza vetrata nella chiesa della Misericordia: si tratta invece di un'opera realizzata sempre su disegno del Francia, reperibile presso la chiesa di San Martino Maggiore, nella cappella Paltroni Marescotti. In occasione della seconda guerra, nella prassi di protezione antibellica, tutte e tre le vetrate vennero smontate e collocate nel deposito della Basilica di San Petronio (Barbacci 1977, p. 17). Anche nel volume sul patrimonio fotografico storico in ambito bolognese realizzato dallo studio Villani la lastra è rubricata insieme a quelle della Misericordia (si veda scheda 0800641235)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641232
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001205; N_001207
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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