Fontana con foglie di acanto

positivo, post 1882 - ca 1900
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Albumina incollata su supporto secondario di cartoncino avorio liscio di grammatura pesante. Molto probabilmente il cartoncino è stato rifilato in base alle dimensioni della stampa

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Italia – Campania - Napoli - Museo Artistico Industriale
    Arti decorative – Ceramiche – Sec. 19
    Scultura decorativa – Fontane – Sec. 19
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Museo Artistico Industriale venne fondato nel 1882 per affiancare le attività didattiche dell’Istituto d'Arte, intitolato a Filippo Palizzi che ne fu direttore, affinché le sue raccolte artistiche potessero fungere da modello agli allievi e testimoniare le antiche tradizioni delle manifatture napoletane. Delle “Scuole Officine” la prima a operare fu l’Officina della Ceramica, subito premiata all’Esposizione di Torino nel 1884 e di Anversa nel 1885. In seguito si aprirono le Officine di oreficeria, di lavorazioni metalliche, litografia ed a poco a poco tutte le altre, seguendo sempre il preciso intento di dare alle cosiddette "arti minori" un’applicazione industriale che unisse presupposti di utilità e di estetica. Fin dalla sua inaugurazione nel 1889 nei locali dell’ex Collegio della Marina Borbonica, il Museo contava una collezione già vastissima formata da manufatti eseguiti dalle Officine e da pezzi acquistati sul mercato antiquario e dalle fabbriche contemporanee di tutta Europa. La fontana con foglie di acanto è stata realizzata da un allievo dell’Istituto d'Arte Filippo Palizzi di Napoli. Le foglie di acanto, magistralmente riprodotte come in natura, furono attentamente studiate dagli alunni nel giardino botanico della scuola. Queste sono il motivo di base della fontana a cui si associa l'elemento classico del plinto. Questo oggetto è attualmente conservato nella sala B del Museo Artistico Industriale di Napoli. L'immagine è stata realizzata tra il 1882 ed il 1900. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635922
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 470
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

LOCALIZZATO IN

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anonimo (xix Seconda Metà)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1882 - ca 1900

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'