PISA - Cattedrale. La Porta a sinistra della Facciata

positivo, post 1900 - ante 1920

Positivo sciolto

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultori italiani – Sec. 16.-17. – Mola, Gasparo
    Scultori italiani – Sec. 16.-17. – Francheville, Pierre
    Edifici di culto – Chiese – Porte bronzee - Sec. 16.-17
    Scultori italiani – Sec. 16.-17. – Pagani, Gregorio
    Italia - Toscana – Pisa – Cattedrale Metropolitana Primaziale di Santa Maria Assunta – Portale di destra della facciata della Cattedrale – Porta “della Passione”
    Architettura – Romanico pisano – Portali - Sec. 11
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Fratelli Alinari (ditta): fotografo principale
    Mola, Gasparo (1580 Ca.-1640): scultore
    Pagani, Gregorio (1559-1605): architetto
    Francheville, Pierre (1548-1615):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta a Pisa, fu iniziata nel 1063 dall'architetto Buscheto, in una zona in cui, già nei primi anni dell'XI secolo, fu eretta una chiesa che doveva essere intitolata a Santa Maria. La nuova grande chiesa di Buscheto, fu inizialmente chiamata Santa Maria Maggiore fino a quando non fu definitivamente intitolata a Santa Maria Assunta. La cattedrale venne consacrata nel 1118 dal papa Gelasio II. L'aspetto attuale del complesso edificio è il risultato di ripetute campagne di restauro succedutesi in diverse epoche. I primi radicali interventi seguirono il disastroso incendio del 1595, a seguito del quale fu rifatto il tetto e furono eseguite le tre porte bronzee della facciata. La porta di destra, detta “della Passione”, prima dell’incendio era composta da riquadri di ottone decorati da borchie, e secondo la tradizione, era giunta a Pisa dalle Baleari come bottino di guerra. La nuova porta fu realizzata tra il 1596 e il 1603 nella bottega di Fra Domenico Portigiani, attività situata nel convento di San Marco a Firenze. I sei riquadri illustrano gli episodi finali della Vita di Cristo dall’Orazione nell’orto alla Crocifissione, e furono creati da Gregorio Pagani, Pietro Francavilla e Gasparo Mola. Il positivo in esame è stato realizzato dai Fratelli Alinari tra il 1900 ed il 1920, arco cronologico desumibile dalla forma in cui viene indicato l’autore, l’edizione e il titolo (Quintavalle, 2003). Al tempo della diffusione dell’arte fotografica a Firenze, avvenuta verso il 1850 circa, il commercio delle stampe era fiorente e uno dei massimi esponenti del ramo era il ricco calcografo Giuseppe Bardi. Questi, per sopperire alle continue richieste delle vedute della città di Firenze eseguite con la nuova arte, pensò d’inserire i panorami fotografici nel già florido commercio di stampe. Per questo scopo non trovò di meglio che spingere il suo dipendente Leopoldo Alinari (1832-1865), che già aveva dimostrato grande interesse alla fotografia, ad occuparsi di essa per sfruttarne il lato commerciale. G. Bardi, nel 1852 organizzò per Leopoldo Alinari un piccolo laboratorio fotografico situato in via Cornina (odierna Via del Trebbio). Le vedute eseguite dall’Alinari in quel tempo, recanti tutte il timbro a secco del Bardi, trovarono non solo una favorevole accoglienza, ma ebbero un successo commerciale così forte da spingere l’Alinari a fondare nel 1854 una società fotografica denominata “Fratelli Alinari” con la partecipazione dei fratelli Romualdo (1830-1890) che ricopriva mansioni amministrative e Giuseppe (1836-1890) che implementava l’attività fotografica. Questa data segnò l’inizio di una lunga e fortunata carriera al servizio della fotografia e dell’arte. Non solo gli Alinari fotografarono i principali monumenti della loro città, ma ampliarono il loro campo di azione nelle principali città toscane spingendosi anche a Roma e a Napoli. Nel 1861 gli Alinari partecipano all’Esposizione Italiana di Firenze con ben trentacinque opere. Decisero di fondare lo Stabilimento Fotografico Alinari la cui produzione acquisì notevole impulso e vennero scattate migliaia di fotografie in tutta Italia privilegiando le opere d’arte e l’aspetto monumentale delle città. Nel 1863 gli Alinari trasferirono la loro Società in un palazzo edificato nel nuovo quartiere detto di “Barbano”, in via Nazionale 8 (poi via Nazionale 6 e dal 1987 Largo Alinari 15). [LE NOTIZIE STORICO-CRITICHE PROSEGUONO IN OSSERVAZIONI]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635914
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 462
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: recto: sotto l'immagine - (Ed.ne Alinari) P.e I.a N.° 8587. PISA - Cattedrale. La Porta a sinistra della Facciata - stampatello maiuscolo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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