Arco di trionfo per Vittorio Emanuele II allestito a Firenze

positivo album, post 1860 - ca 1890
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Stampa incollata alla carta 16, recto

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Italia - Toscana - Firenze - Piazza San Giovanni - Arco di trionfo per il re Vittorio Emanuele II
    Architettura - Apparati effimeri - Archi di trionfo - Sec. XIX
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fototipo mostra l’arco di trionfo eretto dalla Camera di Commercio di Firenze in Piazza San Giovanni per celebrare Re Vittorio Emanuele II, dopo l’annessione di Firenze al Regno d’Italia. Si mostra l’angolo della piazza ove tale apparato effimero era stato innalzato, in corrispondenza dell’angolo tra via de’ Cerretani e via di Borgo San Lorenzo, leggermente più spostato verso il Duomo ed il centro della Piazza. Vicino all’arco è visibile la colonna di San Zanobi, con la croce alla sommità e l’emblema dell’olmo rifiorito a metà del fusto. In secondo piano, in direzione del rettifilo di via de’ Cerretani, è il margine settentrionale del grande Palazzo Arcivescovile, con il grandioso stemma mediceo di Alessandro de Medici, eletto papa nel 1605 con il nome di Leone XI. La ripresa mostra la piazza vuota: al centro la fastosa composizione dell'arco di trionfo realizzato in stile corinzio, completo di zoccolo di base e colonne scanalate che sostengono la trabeazione con timpano. La visita del Re d’Italia avvenne il 16 aprile del 1860, seguendo il plebiscito dell’11-12 marzo che aveva sancito l’annessione di Firenze e della Toscana al Regno di Sardegna. La testimonianza fotografica permette altresì di apprezzare la presenza di simbologie religiose, connesse con la pragmatica posizione del potere arcivescovile fiorentino, nella figura dell’arcivescovo Gioacchino Limberti, che aveva appena concesso proprio la cappella del Palazzo Arcivescovile per la nomina dei deputati al Parlamento di Torino. Cinque anni dopo Firenze avrebbe salutato il ritorno del re all’atto del trasferimento della capitale a Firenze e della sua residenza con la corte sabauda a Palazzo Pitti. La lastra dovette essere realizzata a Firenze in stretta prossimità a quel 16 aprile, prima o dopo la cerimonia della visita reale. La datazione del positivo è circoscritta indicativamente al periodo di massimo sviluppo della tecnica di stampa all'albume. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-52
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 682
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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