Veduta della cappella della Madonna delle Grazie nel complesso di Santo Stefano a Bologna

positivo album, (?) 1876 - (?) 1895
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Stampa incollata a due angoli (superiore destro e inferiore sinistro) alla carta 2, recto

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano
    Architettura - Monasteri - Cappelle - Loggiati
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra il fianco meridionale del cosiddetto Cortile di Pilato, elemento di raccordo del complesso bolognese di Santo Stefano fra la chiesa del Santo Sepolcro e il chiostro romanico. Si mostrano in particolare due delle cinque arcate attualmente facenti parte del loggiato, realizzato entro la fine del XII secolo, di cui si notano i capitelli romanici dei pilastri cruciformi. Sono in particolare visibili il secondo e terzo fornice progredendo dalla Rotonda del Santo Sepolcro, e le panche di legno disposte per le funzioni liturgiche della Cappella della Madonna delle Grazie, orientate verso il quarto voltone, dove è collocato l'altare (separato da una cancellata di ferro). La quarta arcata si presentava infatti tamponata, fino al 1919 quando l’avvio dei lavori promossi dal monsignore Giulio Belvederi, sotto la direzione dell’architetto Edoardo Collamarini, determinò, oltre all’arretramento della facciata della Chiesa della Trinità e la distruzione del suo prospetto duecentesco, anche lo smantellamento della Cappella delle Grazie. Sul fianco destro della fotografia sono visibili la finestra di sinistra (con la scultura della colonna sormontata dal gallo del rinnegamento di Pietro) e l’impostazione del portale che consentiva di accesso alla Chiesa della Consolazione, che per tutto il XIX secolo occupava i bracci settentrionale ed occidentale del chiostro benedettino, mentre oggi si trova ridotta allo stato di Cappella dallo stesso intervento collamariniano. E' probabile che il fototipo sia riconducibile ad un periodo compreso tra la seconda metà degli anni ’70 e la metà degli anni ’90, quando Raffaele Faccioli si occupò direttamente del complesso stefaniano. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918) Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n.9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-2
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/632
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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