Veduta del Santuario di San Luca a Bologna sul colle della Guardia

positivo album, ca 1880 - ca 1899
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Stampa sciolta inserita con i quattro angoli nei tagli predisposti alla carta 2, recto (attualmente estrapolata)

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Architettura - Santuari - Chiese - Vedute
    Architetti - Italia - Sec. XVIII - Dotti, Carlo Francesco
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Santuario di San Luca
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
    Dotti, Carlo Francesco (e Aiuti): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra una veduta del Santuario di San Luca, posto alla sommità del colle della Guardia, sulle prime colline a sud di Bologna. Filari di bassi alberi definiscono la collina in diversi appezzamenti. Il grande Santuario mariano, fondato nel XII secolo, venne eretto nelle forme attuali, documentate dal fototipo, su progetto di Carlo Francesco Dotti (1670-1759) a partire dal 1723. Il figlio dell’architetto, Giangiacomo, subentrò alla morte del padre, restando capomastro fino al 1774, quando venne terminata la facciata e le due grandi tribune laterali. Il campanile si mostra privo dell’attuale guglia, come lo si trova pure in alcune stampe (stampa in “L'Italia geografica illustrata” Palmiro Premoli, Sonzogno – Milano 1891), cartoline e foto d’epoca riferibili agli anni ’80 (http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/7843). La guglia si trova invece nel disegno di Max Klinger realizzato a Bologna nei suoi viaggi in Italia alla fine del XIX secolo. Si può per questo ritenere quest'ultima opera un ante quem, per quanto di complessa datazione. Si deve considerare infatti che l’artista simbolista tedesco visitò a più riprese l'Italia prima della fine del secolo (risiedendovi anzi tra il 1887 e il 1891), ma vi ritornò per più brevi passaggi fino al 1904. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918) Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n.9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/631
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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