Allegorie della volta di Santa Maria dei Bulgari dell'Archiginnasio a Bologna, prima dei bombardamenti (4 lastre)

negativo servizio, ca 1944 - ante 1958

Il servizio fotografico è costituito da 4 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 3 orizzontali (N_000376, N_000377, N_000384) e 1 verticale (N_000381). I negativi sono la riproduzione di stampe positive (probabilmente da Pietro Poppi). I 4 pergamini originali, mantentuti ora separatamenti dai fototipi, presentano soltanto l’intestazione prestampata relativa alla soprintendenza, senza la compilazione del titolo proprio; la sola iscrizione manoscritta è riferibile all'originaria segnatura di collocazione (mobile B, scaffale III, n. 80 e 85). Le 4 lastre inoltre mostrano una mascheratura in carta nera su tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Archiginnasio - Già Cappella di Santa Maria dei Bulgari - Ciclo di affreschi di Bartolomeo Cesi
    Pittori - Italia - Sec. XVI - Cesi, Bartolomeo
    Dipinti murali - Affreschi - Cicli pittorici - Storie della Vergine
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
    Cesi Bartolomeo (1556/1629): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico è databile tra il 1944, anno dei bombardamenti che colpirono il Palazzo dell'Archiginnasio, ed il 1958, quando furono completati i restauri della cappella dei Bulgari. Le 4 lastre potrebbero essere riproduzioni di alcune stampe fotografiche eseguite dal fotografo bolognese Pietro Poppi del ciclo pittorico, attualmente quasi completamente perduto (le foto Poppi, realizzate prima dei bombardamenti, sono pubblicate on-line in Storia e Memoria di Bologna e nel catalogo delle collezioni fotografiche di Genus Bononiae, vedi BIB). Le allegorie fotografate ritraggono: l'abbraccio della Misericordia e della Verità (N_000376), l'abbraccio della Giustizia e della Pace (N_000377), la personificazione della Verità (N_000381) ed il particolare con putti dell'angolo superiore destro della medesima Verità (N_000384). Una disastrosa serie di bombardamenti nella mattinata del 29 gennaio 1944 colpì il cortile cinquecentesco del palazzo dell'Archiginnasio, originaria sede unificata dello studium bolognese, distruggendone il lato orientale, meridionale e parte di quello nord. Proprio sul fianco est si trovavano le emergenze più pregevoli dal punto di vista storico-artistico: al pianterreno la cappella dei Bulgari affrescata da Bartolomeo Cesi, con una pala d'altare del fiammingo Denjis Calvaert (mentre al piano superiore, sopra la cappella, il Teatro Anatomico). Il lavoro di recupero dei materiali frammentari dispersi e sepolti sotto le macerie, oltre alla temporanea messa in sicurezza di quello che era ancora intatto, iniziarono all'indomani del bombardamento, sotto la direzione del soprintendente ai Monumenti dell'Emilia, Alfredo Barbacci (giunto a Bologna appena l'anno precedente, nel luglio del 1943), che aveva a disposizione gli uomini del Genio Civile, oltre la collaborazione del professor Vincenzo Gabelli, funzionario della stessa soprintendenza. Si cita da Barbacci: "Dai ruderi della Cappella dei Bulgari si asportò quanto restava degli affreschi del Cesi, si staccarono i residui stucchi dorati che ornavano le pareti e la volta, quindi i marmi dell'altare e il relativo quadro, l'Annunciazione di Dionigi Calvaert, non troppo danneggiati" (vedi BIB, 1977, p. 50). A questa prima fase seguì nel 1949 la ricostruzione dell'ossatura muraria dell'aula, con i fondi stanziati dal ministero della Pubblica Istruzione. E' ancora Barbacci a darci notizia degli interventi: "quindi riprodotte, valendosi delle fotografie e dei pezzi recuperati, le riquadrature di stucco dorate, e inserendovi quali 'testimoni' alcuni pezzi originari, vi si ricollocarono i resti degli affreschi del Cesi". Si presume che le presenti riproduzioni delle pitture della volta siano servite per la ricostruzione delle profilature e degli ornati in stucco (attestando forse la loro realizzazione entro il 1949, nonostante si preferisca datare il servizio entro l'arco d'anni dell'intero restauro). Spettò a Raffaello Niccoli, soprintendente a Bologna tra il 1952 ed il 1960, il completamento dei lavori di ripristino della cappella, avvenuto nel 1958
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634221
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000376/ N_000377/ N_000381/ N_000384
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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