Porticato orientale del cortile dell'Archiginnasio a Bologna

negativo, post 1949 - ca 1969
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

Il pergamino originario, entro cui si conservava la lastra (tale busta si mantiene ora separatamente in una scatola), presenta soltanto l’intestazione prestampata relativa alla soprintendenza, senza la compilazione del titolo proprio; la sola iscrizione manoscritta è riferibile all'originaria segnatura di collocazione (mobile B, scaffale III, n. 65). La lastra mostra una mascheratura in carta nera su tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architetti - Italia - Sec. XVI - Morandi, Antonio
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Archiginnasio - Cortile
    Architettura - Palazzi - Porticati - Loggiati - Elementi architettonici
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
    Morandi, Antonio Detto Il Terribilia (? -1568): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una disastrosa serie di bombardamenti nella mattinata del 29 gennaio 1944 colpì il cortile cinquecentesco del palazzo dell'Archiginnasio, originaria sede unificata dello studium bolognese, distruggendone il lato orientale, meridionale e parte di quello nord. Proprio sul fianco est si trovavano le emergenze più pregevoli dal punto di vista storico-artistico: al pianterreno la cappella di Santa Maria dei Bulgari, mentre al piano superiore il Teatro Anatomico, sala creata alla metà del Seicento per le dissezioni. Il lavoro di recupero dei materiali frammentari dispersi e sepolti sotto le macerie, oltre alla temporanea messa in sicurezza di quello che era ancora intatto, iniziarono all'indomani del bombardamento, sotto la direzione del soprintendente ai Monumenti dell'Emilia, Alfredo Barbacci (giunto a Bologna appena l'anno precedente, nel luglio del 1943), che aveva a disposizione gli uomini del Genio Civile, oltre la collaborazione del professor Vincenzo Gabelli, funzionario della stessa soprintendenza. La vera e propria ricostruzione del complesso, con il ripristino delle murature e dei loggiati, iniziò nel marzo del 1945, appena prima della liberazione della città (21 aprile), per concludersi nel 1949, quando venne completato il restauro degli elementi decorativi, reintegrando i portali, gli stemmi ed i monumenti onorari. La ripresa del porticato orientale, dove è ubicata al piano terreno la Cappella di Santa Maria dei Bulgari, di cui si vede il portale d'accesso, è certamente posteriore alla conclusione dei lavori, probabilmente da collocarsi entro la fine degli anni Sessanta. Si segnala in proposito il monumento a Antonio Monteceneri collocato sotto il loggiato alla destra del portale: nella presente immagine l'opera appare reintegrata pittoricamente nella cornice e nell'epigrafe rispetto a N_000380, scattata durante i lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634166
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000366
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE B SCAF. III N. 65/ COMUNE/ MONUMENTO/ FOTOGRAFO/ DATA -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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