BO/ S. M dei Servi

negativo, 1957/08/27 - 1957/08/27

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva attualmente nella carpetta del negativo stesso. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre. Inoltre la presenza di una figura umana (sulla soglia della saracinesca che si apre oltre il cancello) è stata eliminata dall'immagine con un'operazione di scontorno

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura - Conventi - Chiese - Campanili
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santa Maria dei Servi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine è pubblicata in "Il Convento di Santa Maria dei Servi in Bologna. Sede della Regione Carabinieri Emilia - Romagna" (vedi BIB) a pagina 50. Il fototipo fa parte di un gruppo di riprese compiute nel 1957 dallo studio fotografico Villani presso il complesso di Santa Maria dei Servi a Bologna; le immagini mostrano gli importanti interventi architettonici eseguiti in quell'anno, documentando sia la parte absidale esterna della chiesa (da N_000340 a N_000342, N_000356), interessata dai lavori di costruzione del nuovo convento, sia l'interno, durante lo scoprimento del polittico di Lippo di Dalmasio nella quattordicesima cappella (da N_000344 a N_000350, N_000355). La ripresa in esame mostra i lavori di edificazione del nuovo convento per i padri serviti, costretti a lasciare la sede conventuale bolognese sia durante le prime soppressioni napoleoniche, sia con le seconde del Regno d'Italia. In seguito alla soppressione post-unitaria del 1866, infatti, nel convento dei Servi di Maria di Bologna venne autorizzata l'occupazione militare del luogo. A meno di un trentennio di distanza si installò, nel 1893, il IV Battaglione Bersaglieri e proprio da un ufficiale del reggimento, Luciano Manara, la caserma prese in seguito la denominazione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'ex convento divenne definitivamente nel 1946 la sede del Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna. I padri serviti si erano nel frattempo collocati, sin dal 1922, nell'eremo di Ronzano, sulle colline attorno al capoluogo emiliano. Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera, figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634151
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000356
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE B SCAF. III N. 30/ COMUNE BO/ MONUMENTO: S. M. dei Servi/ FOTOGRAFO Villani/ DATA 27 agosto 1957 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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