REGGIO EMILIA/ Duomo/ Affresco centrale al culmine della facciata

negativo, (?) 1923 - (?) 1923
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre. Un numero 2 è graffito nell'angolo inferiore destro dell'emulsione

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Pittura - Chiese - Affreschi - Sec. XIII
    Italia - Emilia Romagna - Reggio Emilia - Duomo - Cristo Pantocrator
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa N_000962 mostra il dettaglio centrale dell’affresco del Cristo pantocratore, posto alla congiunzione dei due spioventi della facciata del Duomo di Reggio Emilia, in corrispondenza del vertice a capanna decorato con piccoli archetti ciechi di tipologia romanica. Lo scatto raffigura il Cristo assiso in trono al centro della mandorla, con la destra alzata in segno benedicente e il libro aperto sul fianco sinistro. Completano il ciclo pittorico due angeli posti ai lati, che reggono la forma entro cui è raffigurato il Cristo, accompagnati da altri due angeli ai margini esterni ed una teoria di santi posta nel registro inferiore. I lavori di ricostruzione della facciata vanno collegati all’elevazione della torre poggiante su di essa, che il Memoriale Potestatum Regiensium colloca al 1269; in seguito a tale innalzamento si dovette procedere a rinforzare il muro sottostante, intervento finanziato dal patrizio reggiano e massaro della fabbrica cattedrale, Alberico Malaguzzi, a partire soprattutto dal 1285 (avvio dei lavori di realizzazione del protiro). Un documento recentemente pubblicato da Massimo Mussini fornisce forse la chiave per una collocazione più stringente dacché risulta nel dicembre 1275 una concessione del comune a Malaguzzi per la predisposizione di un ponteggio mobile lungo tutta la facciata e largo circa 100 cm (“poco meno di due braccia mercantili”). Entro tali lavori dovette essere compresa la decorazione ad affresco, affidata a maestranze padane di forte inflessione bizantina, temperata da locali istanze romaniche. Nel 1311 gli affreschi dovevano senza dubbio essere già completati, come testimonia l’ordinanza comunale che vietava l’accensione di fuochi sulla piazza del Duomo proprio per non rovinare le “figure sanctorum ecclesiae maioris”. La ripresa mostra dunque gli affreschi nella loro collocazione originale, dalla quale vennero rimossi solo nel 1959 ad opera del restauratore Renato Pasqui, per essere collocati all’interno del Museo Diocesano sito nel palazzo vescovile di Via Vittorio Veneto; l’immagine non manca di rivelare la presenza di un ponteggio, dal quale fu realizzata la fotografia (una sbarra è a breve distanza dall’obiettivo, mentre si scorge appena un'altra palizzata cui sono assicurate delle corde). La ripresa pare poter essere riconducibile alla realizzazione di un ponteggio per la verifica delle condizioni di conservazione degli affreschi, forse in concomitanza con gli interventi variamente ricordati per il restauro della cripta della cattedrale nel 1923 (vedi N_000961), o forse in un secondo momento, comunque in una fase precedente alla definitiva decisione di operare lo stacco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634146
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000962
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. I N. 231/INVENTARIO N. 10566/ LUOGO REGGIO EMILIA/ MONUMENTO Duomo/ Affresco centrale al culmine della facciata/ STAMPE N./ FOTOGRAFO/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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