Vignola (Modena)/ Veduta del Revellino della Rocca e/ Torre dell'Orologio in corso di restauro
negativo,
1915 - 1915
Castelli, Giovanni (1864-1921)
1864-1921
Sul lato vetro della lastra sono presenti delle bolle. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre. La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Fortificazioni - Castelli – Mura – Sec. 15
Italia - Emilia Romagna – Vignola – Rocca di Vignola
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Castelli, Giovanni (1864-1921): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Un documento risalente all'anno 1178 attesta già l'esistenza della Rocca nella città di Vignola. Fino al XV secolo la funzione della costruzione era esclusivamente militare. Nel 1401 il nobile ferrarese Uguccione Contrari ricevette in dono da parte del signore di Ferrara Niccolò III d'Este, il feudo di Vignola. Nei venti anni successivi la rocca mutò profondamente la propria destinazione trasformandosi in sontuosa dimora della famiglia Contrari, che disponeva di elevate ricchezze. Nel 1575 i Contrari si estinsero per cui i beni feudali tornarono agli Estensi. La torre dell'orologio costituiva la porta maggiore della prima cerchia muraria del castello che, fino al quattrocento, racchiudeva il nucleo originario del paese denominato "Castelvecchio", per distinguerlo dalla parte più recente definita Castro Novo. Fin dal XVI secolo sulla facciata della torre, era stato posto un pubblico orologio sulla cui sommità, due statue in bronzo raffiguranti Ercole e Vulcano, battevano le ore su una campana. Nel 1915 la parte superiore della torre fu completamente trasformata per far posto al deposito dell'acquedotto: una merlatura coperta sostituì la cupola mentre i due bronzi e la campana furono rimossi. Come riporta il 24 ottobre 1915 “L’Eco del Panaro”, anche lo stemma dei Contrari affrescato sull’androne della torre, fu distrutto. Il negativo in esame realizzato dal fotografo bolognese Giovanni Castelli nel 1915, stretto collaboratore della Soprintendenza, mostra la torre dell'orologio durante i lavori per la realizzazione del deposito dell’acquedotto comunale. Giovanni Castelli (1864-1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegner Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la Soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634113
- NUMERO D'INVENTARIO N_000907
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. I N. 120/ INVENT. N. 3444/ LUOGO: Vignola (Modena)/ MONUMENTO: Veduta del Revellino della Rocca e/ Torre dell'Orologio in corso di restauro/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI F. Castelli -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0