violino di Antoniazzi Romeo - ambito milanese (primo quarto sec. XX)

violino, 1915 - 1915

Lo strumento è intatto ed interamente originale, anche se non dei migliori di questo autore; il lavoro non è raffinato, ma stilisticamente caratteristico. Ha la sgusciatura del filetto, i bordi enormi (dai 5 mm ai 5,5 mm circa) e la vernice tipica di questo autore. Il bordo forma, incontrando la sgusciatura del filetto, uno spigolo vivo tipico degli strumenti di Romeo Antoniazzi. É stato utilizzato un modello da Guarneri del Gesù. Il fondo è in due pezzi di acero a taglio obliquo con marezzatura morbida, quasi orizzontale. Le fasce sono dello stesso legno ed hanno le punte che terminano senza smusso. La tavola è in due pezzi di abete con venatura media e regolare. La sgusciatura del filetto è larga come negli strumenti del fratello Riccardo Antoniazzi, ma con la bombatura leggermente più squadrata, sia in senso orizzontale che verticale. Le tacche dei fori armonici sono molto grandi, il taglio è leggermente strombato e le pareti non sono verniciate. La testa, in acero, ha un modello anomalo per Romeo, ma è tipica nella lavorazione e nello stile della famiglia Antoniazzi. L'occhio della testa però è più piccolo rispetto agli altri membri della famiglia e le ganasce della cassetta dei piroli, al contrario del fratello, non sono arrotondate.

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