Castell'Arquato/ Rocca Viscontea/ Veduta della torre sud-est
negativo,
ca 1900 - (?) 1939
Castagnoli (notizie 1923)
notizie 1923
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
Castelli - Torri – Sec. 14
Italia - Emilia Romagna – Castell’Arquato – Rocca Viscontea
Architettura militare - Fortificazioni – Sec. 14
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
Castagnoli (notizie 1923): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della Rocca Viscontea di Castell’Arquato è già documentata nel 1342, anno in cui Luchino Visconti signore del borgo, procedette all’acquisto di alcuni edifici privati che ostacolavano la realizzazione dell’opera. Nel 1347 per proseguire la costruzione della torre più alta, Visconti acquistò dal Capitolo della chiesa un refettorio con cantina, il campanile, alcuni alloggi dei canonici e altri edifici privati che, successivamente, fece radere al suolo. La Rocca presenta una planimetria ad L ed è composta da due cinte, una delle quali perpendicolare all’altra. Già dal 1627 le cronache riportano l’utilizzo del mastio centrale della Rocca come carcere, ma non è certo se tale destinazione d’uso sia stata mantenuta in modo continuativo sino al 1961, anno in cui il carcere mandamentale fu chiuso. Tutto l’edificio coronato da merlature a coda di rondine, presenta agli angoli, torri quadrate di diverse dimensioni. Per rimediare a un avanzato stato di degrado, gran parte della merlatura e delle torri fu ricostruita in varie riprese già dal 1705 e più volte sino al 1961. Il primo intervento che risale al 1916, riguarda il rifacimento di alcune parti della merlatura a imitazione della struttura difensiva esistente. E’ solo alla fine degli anni trenta del Novecento, che la Soprintendenza affida all’architetto Corrado Capezzuoli, il restauro strutturale delle torri sud della Rocca, gravemente lesionate e danneggiate. Nel paragrafo Cronaca dei Ritrovamenti e dei Restauri (uscita di febbraio/marzo 1940), della rivista Le Arti (1938-1943) edita dal Ministero dell’Educazione Nazionale, è specificato che in due delle torri angolari della cinta muraria della Rocca, per contenere visibili fenomeni di strapiombo, la Soprintendenza ha provveduto ad eseguire collegamenti e fasciature metalliche. “Il ripristino parziale della merlatura a coda di rondine ha migliorato l'aspetto del monumento che, per la sua felice posizione e per la variata altimetria delle sue strutture, costituisce un importante elemento di bellezza nel paesaggio”. La lastra in esame è stata realizzata prima dei restauri della fine degli anni trenta del Novecento perché la torre sud-est si presenta priva delle merlature realizzate in quell’occasione. Non si hanno informazioni su Castagnoli, l’autore della lastra negativa. Trattasi molto probabilmente di un fotografo locale di Castell’Arquato, come indicato sul pergamino
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634018
- NUMERO D'INVENTARIO N_000466
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE B SCAF. V N. 39/ INVENT. N. 3925/ LUOGO: Castell'Arquato/ MONUMENTO: Rocca Viscontea/ Veduta della torre sud-est/ STAMPE N./ FOTOGRAFO Castagnoli di Castell'Arquato/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0