Bologna - Monumenti d'Odofredo ed Accursio

positivo, post 1891 - ante 1907
Poppi, Pietro
1833-1914

L'albumina, priva di supporto secondario, risulta lievemente imbarcata ed è conservata all'interno di una busta di polipropilene trasparente, a sua volta contenuta all'interno di una busta gialla (iscrizione esterna a matita "Bologna/ (mengoni))

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Monumenti sepolcrali
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • ATTRIBUZIONI Poppi, Pietro: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
  • INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Nel Cristofori Roversi 1980 si rileva una incongruenza cronologica che riguarda l'inventario 3456 riferito ad una immagine Poppi delle tombe di Odofredo e degli Accursii situate davanti all'abside di S. Francesco. Nel catalogo del fotografo edito nel 1888 è già presente l'indicazione inventariale corredata dalla didascalia "Monumento d'Odofredo, sec. XIII", dunque precedente ai celebri restauri del Rubbiani. La matrice negativa, conservata presso l'archivio fotografico della Fondazione Carisbo, e la stessa stampa Faccioli mostrano una situazione ben diversa: il restauro è già avvenuto all'epoca della ripresa, per cui il negativo dovrebbe collocarsi temporalmente oltre il 1891, al termine dei lavori. La discrepanza temporale può essere giustificata proponendo una sostituzione dei negativi dovuta allo stesso Poppi: il fotografo successivamente il restauro potrebbe aver compiuto una ripresa del nuovo assetto, riutilizzando il precedente numero di catalogo ed eliminando la vecchia ripresa non più commerciabile davanti ad una situazione così mutata. Inoltre, nel catalogo del 1888, il fototipo reca infatti una titolazione troppo particolaristica per essere estesa alla nuova ripresa: viene nominata solo l'arca di Odofredo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366354
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/268
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: recto: in basso al centro - 3456. Bologna. Monumenti d'Odofredo ed Accursio. Fot. dell'Emilia. Bologna - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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