BOLOGNA - Chiesa di S. Francesco - Altare Maggiore/ Protezione antiaerea durante la guerra (1915-18)

positivo, 1918 - 1918
Castelli Giovanni
1864/ 1921

Il positivo, incollato al supporto secondario, è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 3/ da P_000200 a P_000294”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ carta
  • ATTRIBUZIONI Castelli Giovanni: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra il blindamento eseguito negli anni della Prima Guerra Mondiale, per proteggere dai bombardamenti l’ancona marmorea dei Dalle Masegne, collocata sull’altare maggiore di San Francesco a Bologna. All'interno del faldone N° 16 dell'archivio, si trova un ampio carteggio tra Corrado Ricci (1858 – 1934), direttore generale di Antichità e Belle Arti e il soprintendente Luigi Corsini (1863-1949), nel quale si rintracciano notizie circa la tutela antiaerea dell’opera. Si inizia dal novembre del 1917, quando, tra l’elenco delle protezioni attuate, si cita “la meravigliosa pala di Iacobello e Pier Paolo veneziani”, che “è stata completamente nascosta entro un rivestimento di sacchetti di sabbia e ovatta di cotone, rinchiuso con tavole di legno”. Il 5 febbraio 1918, il soprintendente, in seguito ai bombardamenti di Padova, decise di rinforzarne ulteriormente le coperture, aumentandone le saccate, specialmente presso la base. Nel marzo, invece, Corsini avvertì Ricci della formazione di macchie gialle rugginose sulla superficie marmorea dell’ancona, dovute al contatto con l’ovatta e l’umidità. Solo il 21 maggio 1918, vennero inviati a Roma alcuni positivi che riprendevano i blindamenti alle operati dall’ufficio, tra le quali si trova citata: “fotografia della pala d’altare della chiesa di San Francesco”, eseguita probabilmente in stretta vicinanza temporale. Da ricordare, che in precedenza, una circolare di Ricci del 31 maggio 1915, ordinava ai soprintendenti di documentare, tramite la fotografia, le protezioni: "Poiché verrà il giorno in cui sarà consentito di dare nel Bollettino d'Arte la cronaca dei provvedimenti presi da questa Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti contro i pericoli delle guerre, così sarò grato alla S.V. se vorrà man mano fare eseguire le fotografie dei principali lavori fatti a quello scopo". Proposito in seguito concretizzato nel numero dell'agosto-dicembre 1917 (vedi BIB), nel quale Ricci pubblicò le immagini dei blindamenti di diverse regioni italiane, tra le quali l'Emilia e la Romagna. Nella pagina introduttiva che precede la sezione delle fotografie, il direttore generale specifica gli autori delle riprese; per Bologna vengono menzionati il "cav. G. Castelli" e Arturo Gradi. Si conservano presso l'archivio fotografico SBAP numerose riprese degli interni e degli esterni delle chiese bolognesi, che mostrano i blindamenti effettuati durante la Prima Guerra Mondiale. Il nucleo di fotografie è interamente riconducibile alla paternità di Giovanni Castelli, richieste dal soprintendente titolare in quegli anni (dal 1914 al 1933), Corsini. Giovanni Castelli (1864/ 1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegnere Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800266107
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000272
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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