Bologna/ Chiesa di S. Giacomo Maggiore/ Progetto di ripristino del fianco nella struttura (del sec. XVI)/ studio eseguito dal Prof. Corsini
negativo,
1918 - 1918
Castelli Giovanni
1864-1921
La lastra negativa, dopo la pulitura, è stata collocata in una busta di carta conservazione e posta verticalmente sul lato maggiore entro una scatola di cartone inerte, intestata "LASTRE 1_24x30/ da N_000001 a N_000025". All'interno della scatola le lastre sono ordinate secondo il numero progressivo di inventario. Il perimetro del negativo è doppiato con nastro nero per scontornature
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Bologna - Rilievi architettonici - Progettazione architettonica
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MATERIA E TECNICA
gelatina bromuro d'argento/ vetro
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ATTRIBUZIONI
Castelli Giovanni: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
- LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il progetto del fianco di San Giacomo Maggiore venne eseguito nel 1908 da Luigi Corsini, assunto presso l'Ufficio Tecnico Regionale con la qualifica di assistente-disegnatore sin dal febbraio del 1894. Nel 1908 infatti Alfonso Rubbiani e Guido Zucchini scoprirono che le volte costruite da Giovanni da Brensa in San Giacomo Maggiore alla fine del Quattrocento erano in origine visibili, non nascoste dal tetto a due falde successivo, ma protette da uno strato di embrici e squame. Il disegno venne poi riprodotto fotograficamente soltanto una decina di anni dopo, successivamente alla nomina dello stesso Corsini a soprintendente, avvenuta nel 1914. In quell'anno iniziarono inoltre le operazioni per l'eliminazione del grande tetto della chiesa e per il rifacimento del manto antico sulle cupole, completate soltanto nel 1916. Giovanni Castelli (1864/ 1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847/ 1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegner Raffaele Faccioli. In seguito Castelli, dopo l’abbandono di Cassarini (primo decennio del Novecento), continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265750
- NUMERO D'INVENTARIO N_000008
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0