Danni di Guerra (Fondo istituzionale, FOTOGRAFIA DI GUERRA)

fondo istituzionale, ca 1900 - ca 1923
Fratelli Alinari
1854-1920

Il fondo è costituito da 112 positivi, conservati entro camice di carta non acida e posizionati in orizzontale all'interno di una scatola di cartone conservativo. Le stampe sono tutte gelatine ai sali d'argento, tranne PALMN_FF5_27 che è un’albumina. I formati dei fototipi vanno dai 9x12 ai 20x25 cm. Assieme ai positivi sono presenti diversi materiali di corredo, tra i quali s'individuano 25 tavole sciolte di immagini da una pubblicazione: i soggetti ripresi documentano i danni provocati dai bombardamenti durante la Grande Guerra (in accompagnamento a tale materiale è un elenco dattiloscritto delle medesime fotografie pubblicate). Alcuni dei positivi del fondo risultano editi nel contributo, al momento non identificato

  • OGGETTO fondo istituzionale
  • SOGGETTO Veneto - Beni architettonici - Beni storico-artistici - Danni di guerra
    Friuli Venezia Giulia - Beni architettonici - Beni storico-artistici - Danni di guerra
    Guerra mondiale 1914-1918 - Fronte occidentale
  • CLASSIFICAZIONE FOTOGRAFIA DI GUERRA
  • ATTRIBUZIONI Fratelli Alinari: fotografo principale
    Filippi, Tomaso (1852-1948):
    Caprioli, Giovanni (1878-1962):
    Servizio Fotografico Del Comando Di Piazza Marittima Venezia (in Attività Dal 1915):
    Servizio Fotografico Del Comando Supremo (in Attività Secondo Decennio Del Xx Secolo):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale di Mantova
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo, sezione dell'Archivio fotografico di Palazzo Ducale, è costituito da soli positivi: i soggetti testimoniano i danneggiamenti e le distruzioni che colpirono edifici, chiese, ville, case, castelli, musei ed interi borghi del territorio veneto e friulano, devastato durante la Prima guerra mondiale. Tale documentazione fu probabilmente voluta dal direttore del Palazzo Ducale di Mantova, Guglielmo Pacchioni, quale ispettore incaricato nel gennaio del 1919 della missione di recupero degli oggetti d’arte veneti e friulani trasportati in territorio austriaco durante la dominazione asburgica. In merito, presso l'Archivio Storico di Palazzo Ducale si conservano diversi documenti che danno conto dell'acquisto a Vienna di fotografie e materiale bibliografico da parte di Pacchioni, proprio durante la missione diplomatica del ‘19 condotta con il soprintendente alle Gallerie di Venezia Gino Fogolari (ASPD, Archivio Vecchio, busta 96 e busta Fotografie danni di guerra; cfr. Dizionario biografico dei soprintendenti 2007, p. 436). In particolare, Pacchioni acquistò la “raccolta di fotografie della guerra” dell’Istituto Geografico Militare austriaco (b. 96, pos. I, PALMN_127; vedi trascrizione in allegato, FNT 2). Allo stato attuale delle ricerche, tali testimonianze non paiono essere collegate al fondo fotografico in esame, i cui autori-fotografi rientrano completamente in ambito nazionale. Il materiale di corredo allegato al fondo - ossia le 25 tavole con immagini degli edifici distrutti dai bombardamenti - è in parte pubblicato nel contributo fondamentale sul tema delle protezioni antiaeree edito da Ugo Ojetti nel 1917, “I monumenti italiani e la guerra” (https://archive.org/details/imonumentiitalia1917ojet/mode/2up). Ad un raffronto tra le tavole mantovane e quelle edite da Ojetti (i fotografi ricordati sono i medesimi: Tomaso Filippi, Alinari, Servizio fotografico del Comando Supremo, etc.), si riscontra una difformità tra i numeri delle immagini ed i soggetti abbinati, non coincidenti nei due contributi. PALMN_FF5_3 risulta inoltre l’unico positivo del fondo pubblicato in Ojetti (tav. 41, Venezia, chiesa degli Scalzi). Si ricorda che il corpus delle fotografie mantovane dovette essere edito in diverse occasioni - utilizzato più o meno in maniera estesa - come corredo visivo per contributi che nel corso dei decenni continuarono ad uscire sul tema delle distruzioni dei “beni culturali” durante la Grande Guerra: si vedano infatti i diversi volumi che a partire dal 1928 furono pubblicati a cura di Andrea Moschetti, “I danni ai monumenti e alle opere d’arte delle Venezie nella guerra mondiale”. Nel primo volume (1928) si rintraccia infatti alla tavola 106 il positivo PALMN_FF5_76 che documenta la chiesa bombardata di Cavaso del Tomba (TV), o ancora nel terzo volume del 1929 sono presenti immagini del soffitto affrescato da Giandomenico Tiepolo della parrocchiale di Meolo (VE), rintracciabili anche nel fondo in esame. A riscontro del fatto che l’insieme delle immagini dovette essere presente in molti uffici centrali del ministero, ma anche presso gli enti periferici dei territori interessati, diverse fotografie del fondo si conservano presso l’archivio fotografico della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso (PALMN_FF5_112 è pubblicata in PREGNOLATO 2014, p. 33). In merito alla ripresa PALMN_FF5_16 della villa di Antonio Fogazzaro a Velo d’Astico (VI), detta la Montanina, si segnalano 2 stampe positive anche presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (https://www.cultura.trentino.it/Fotografia-Storica/VAL-D-ASTICO-RESTI-DELLA-MONTANINA-DI-FOGAZZARO) e presso il Comitato Provinciale di Bergamo della Croce Rossa Italiana (https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-1s020-0000945/). All’interno del fondo mantovano è individuabile inoltre un nucleo di fototipi che presenta al verso il timbro circolare del Gabinetto fotografico della Regia Soprintendenza ai Monumenti di Venezia: tale indicazione permette di identificare le immagini come appartenenti alla campagna fotografica realizzata tra il dicembre 1918 e il febbraio dell’anno seguente da Giovanni Caprioli fotografo dell’ufficio veneziano (campagna documentaria probabilmente voluta dal soprintendente Massimiliano Ongaro). Valga da esempio il negativo dell’immagine della chiesa di Quero in territorio bellunese (PALMN_FF5_108), ripreso da Caprioli entro il 12 dicembre del ’18 e catalogata dalla Sabap per l'area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso (inv. 3405, scheda F 0500346741, https://catalogo.beniculturali.it/detail/PhotographicHeritage/0500346741), dove si conserva il nucleo archivistico di lastre denominato “Territori Liberati”, cui dovrebbero afferire gli stessi positivi mantovani con il timbro dell’ufficio di Venezia (la stessa ripresa di Quero è pubblicata in PREGNOLATO 2014, p. 46)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fondi fotografici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275100-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Ducale di Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA struttura archivio fotografico (1)
    struttura archivio fotografico (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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