campana
La campana appare drammaticamente rovinata in più punti: è completamente priva della corona e presenta fori di arma da fuoco di grosso calibro. I proiettili hanno puntato alla faccia anteriore della campana, quella esposta dal basso, colpendola a 14 cm dalla base e sulla calotta. Sono evidenti i fori di uscita che hanno causato rispettivamente un foro e un’escoriazione in basso dove, in sezione, il bronzo è più spesso, l’esplosione di un grosso pezzo lì dove è più sottile. Centralmente, sulla faccia anteriore della campana, compare un piccolo bassorilievo di Madonna a mezzobusto (6,5x 9cm) di buona fattura. Non compaiono altre dediche oltre al marchio di fabbrica contenuto in una vistosa cornice vagamente quadrilatera, centrale al corpo della campana e sostenuta lateralmente da due angioletti. Sulla calotta è inciso 2 volte il numero 30, riferibile probabilmente al computo del materiale metallico restituito alla fonderia Marinelli come risarcimento di guerra dopo il secondo conflitto mondiale
- OGGETTO campana
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MISURE
Diametro: 380 mm
Altezza: 350 mm
Peso: 30 kg
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della Campana "Giovanni Paolo II"
- LOCALIZZAZIONE Pontificia Fonderia di Campane Marinelli
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La rovinatissima campana è opera della fonderia Pasqualini che opera a Fermo dal 1912 ma precedentemente aveva officina a Montedinove (vedi campana n.320- 1908- MUSEO MARINELLI) . La campana 159, proveniente dalla stessa fonderia e datata 1927, mostra lo Stemma Pontificio concesso probabilmente da papa Pio XI negli anni immediatamente precedenti. Tra queste due date si colloca quindi la fusione di questa campana realizzata quando i Pasqualini lavoravano già a Fermo ma non avevano ancora ricevuto il Titolo Pontificio. Questa fonderia fu un’eccellenza isolata dell’arte fusoria marchigiana. Collocò campane dal Veneto alla Sicilia fino a chiudere i battenti negli anni ‘70 del ‘900. La bottega fu fondata dal sacerdote Francesco Pasqualini (1734-1803) che fu allievo di un eccelso maestro, il fonditore Giovan Battista Donati. Non abbiamo notizie riguardanti la collocazione della campana. Probabilmente sarà stata concessa alla Fonderia Marinelli come scarto metallico come risarcimento di guerra nel periodo tra il1945 ed il 1948. Il numero 30 inciso (erroneamente) 2 volte sulla calotta è un riferimento che lo confermerebbe. La campana non venne rifusa ma conservata con rispetto a testimonianza degli atti ripugnanti commessi dai nemici a dileggio delle comunità dei fedeli
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali
- ISCRIZIONE FONDERIA PASQUALINI FERMO
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108747
- NUMERO D'INVENTARIO A.M.164
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda cartacea (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0