campana
Agnone,
1681 - 1681
Campana, opera seicentesca dei fonditori Marinelli di Agnone, interessante per diversi motivi: antichità, stato di conservazione, simbolismo, messaggio teologico. È di forma snella ed elegante con corona a 6 bracci decorati con motivi a cordone
- OGGETTO campana
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MISURE
Diametro: 860 mm
Altezza: 980 mm
Peso: 400 kg
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della Campana "Giovanni Paolo II"
- LOCALIZZAZIONE Pontificia Fonderia di Campane Marinelli
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima frase posta sul bronzo corrisponde al motto (ECCE CRUCEM DOMINI) che è un breve esorcismo contro il diavolo riferibile a sant’ Antonio da Padova. Interessante è anche il cristogramma IHS (Gesù salvatore degli uomini) non molto comune sulle campane. Promosso nel medioevo da Bernardo da Chiaravalle esso divenne emblema francescano attraverso la predicazione di Bernardino da Siena a cui è comunemente legato. Il larghissimo utilizzo del trigramma è continuato dopo la controriforma e successivamente fu adottato dalla Compagnia di Gesù. Immediato interesse per la sua visibilità è la lucertola in bronzo che sosta sul corpo liscio della campana. È una particolarità distintiva delle campane seicentesche di Spagna e che vediamo assimilata presto nel Regno di Napoli. La salamandra, per la sua capacità di oltrepassare indenne le fiamme, era considerata simbolo di purezza. Inoltre era segno scaramantico, augurio di limpidezza del suono e riparo dai fulmini. Nel Museo Marinelli altri esempi di lucertole vaganti, tutte a grandezza naturale, sono visibili sulle campane n. 61 e n. 113. Sul territorio, specialmente in ambito abruzzese, molte sono le campane 700/800 esche ancora in sito, che riportano questo elemento (Roio del Sangro, Tagliacozzo, Pescina, Trasacco). Nell’ambito del Museo Marinelli questa campana assume un ruolo fondamentale in quanto è la più antica, tra quelle esposte, firmata col nome di famiglia. Già nel XVII secolo la fonderia di Agnone vantava prestigio e rispetto e molti Marinelli, fra di loro cugini e fratelli, firmarono col loro nome campane esportate in tutto il centro-sud d’Italia. La campana del SS. Salvatore di Pollutri è marchiata proprio da Maestro Salvatore, nonno di quel Salvatore raffinatissimo che fuse innumerevoli campane dal primo ventennio del 1700
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali
- ISCRIZIONE + FVGITE PARTES ADVERSE VICIT LEO DE TRIBVS IVDA RADIX ALLELVIA IN(N)OMINE +PATRIS+FILI+SPVS. S. A.D. M. DC. LXXXI
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108743
- NUMERO D'INVENTARIO A.M.261
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda cartacea (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0