Assunzione della Madonna

gruppo scultoreo, ca. 1665 -

Le ventidue statue in terracotta a dimensione naturale, dipinte a freddo sono conservate all'interno della quattordicesima cappella del Sacro Monte di Ossuccio. Sulla schiena di una di queste si legge la scritta F.co S.va (Francesco Silva) 16 F 65 (fecit in 1665). Il nome rinvenuto ha creato qualche imbarazzo alla critica, dal momento che non poteva trattarsi del capostipite della dinastia ticinese, deceduto presumibilmente nel 1641, e nemmeno del figlio di Agostino, nato solo nel 1660. Come spesso accadeva all'interno delle botteghe le omonimie erano piuttosto frequenti, quindi potrebbe trattarsi di un collaboratore, sinora poco indagato. Osservando le statue si denota una certa discrepanza con quelle realizzate da Agostino, il cui linguaggio compositivo si rivela più fluido e disinvolto. L'esecutore certamente interiorizza l'insegnamento del capo bottega, tanto da decidere di impostare la scena esattamente come nella dodicesima e tredicesima cappella, distinguendo la dimensione terrena da quella celeste, ma con esiti meno felici. A terra i dodici apostoli scrutano stupiti il sepolcro vuoto della Vergine, che si accinge ad ascendere al cielo circondata di figure angeliche.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Silva, Francesco (1568-1641)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Sacro Monte di Ossuccio - complesso
  • INDIRIZZO Viale del Santuario, Ossuccio (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La quattordicesima cappella è dedicata al quarto mistero glorioso del Rosario (l'Assunzione in cielo della Vergine). Anche questa cappella, come molte altre del Sacro Monte, si può ritenere conclusa nel 1665. La sua edificazione, dunque, appartiene alla seconda fase edilizia del complesso architettonico che si era anche strutturato per facilitare la raccolta delle offerte per la sua realizzazione. A questo periodo appartengono le ultime sette cappelle, dalla numero VIII alla XIV, tutte edificate nel settimo decennio del XVII secolo. Esse seguono la realizzazione delle prime tre cappelle, dalla numero I alla 3, e precedono la realizzazione delle rimanenti strutture, escludendo la quarta cappella, della quale non si sono ancore effettuate serie proposte cronologiche. Questo piccolo edificio, che planimetricamente si offre come un volume ottagonale le cui pareti sono scandite da lesene aggettanti, mostra chiaramente una composizione architettonica più curata, che forse trova spiegazione anche nell'affezione al culto mariano da parte dei religiosi cappuccini. Malgrado queste incertezze storico-critiche è evidente che questo volume architettonico fu realizzato grazie al contributo economico del Comune di Sala che divenne parte integrante del territorio del Comune di Ossuccio e Uniti solamente nel 1807, a quasi centocinquant'anni di distanza dalla generosa offerta avanzata ai padri francescani. Dopo anni di difficoltà in questi ultimi due decenni, anche per questa cappella, ha avuto inizio un progetto di valorizzazione culturale del Sacro Monte, di cui l'inserimento nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, avvenuto nel 2003, costituisce tappa fondamentale. All'interno dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale "Magistri Comacini", sottoscritto da Provincia di Como (soggetto capofila), Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e numerosi altri partner che operano sul territorio, è stato redatto uno studio sul piano di gestione del complesso del Sacro Monte e alla definizione degli interventi prioritari. Tra questi sono segnalati quelli necessari al pieno recupero e restauro della quattordicesima cappella, sulla quale si spera di poter operare nei prossimi anni.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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