Madonna Addolorata

statua 1855 - 1855

La statua raffigura la Madonna con una veste rosso cupo e un manto blu arricchiti di minuziosi merletti, con cuore e cintura di metallo. Sul capo una corona di spine e l'aureola a dodici stelle e, come vuole la tradizione, trafitta al petto da uno stiletto. La Vergine è in piedi, con la gamba destra leggermente arretrata, protende la mano sinistra e sulla destra tiene un fazzoletto. Il capo inclinato, il volto pallido, la bocca dischiusa e lo sguardo impietrito dal dolore, manifestano rassegnazione alla volontà divina. L'artista ha voluto rappresentare lo straziante dolore della Vergine con toni volutamente misurati ma di grande impatto pietistico. La statua poggia su un basamento ligneo

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA CARTAPESTA
    FERRO
    METALLO
    PAGLIA
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
  • ATTRIBUZIONI Cassone, Giuseppe (attribuito): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE chiesa San Filippo Apostolo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da fonte orale si apprende che sul retro della statua è indicata la data 1855 e l'iscrizione "Giuseppe Cassone fece". La cappella del'Addolorata risalente al 1881, è chiusa da una cornice di legno e vetro. La sacra effigie proviene dalla chiesa di Sant'Agostino. Con le leggi di eversione del Regno d'Italia Regio decreto 07/07/1866 n. 3036 di soppressione degli Ordini e delle Congregazioni religiose, e la Legge 15/08/1867 n. 3848 che dispose la confisca dei beni immmobili, la chiesa e l'Ordine di Sant'Agostino nella persona del priore P. Vincenzo Santoro, furono costretti a cercare accoglienza nella chiesa di San Filippo Apostolo chiedendo anche la possibilità di innalzare una cappella dove venerare la statua della Santissima Addolorata. Vent'anni dopo, nel 1880, venendo meno la promessa, l'arcivescovo Monsignor La Vecchia, negò a Santoro di celebrare Messa a San Filippo e contestualmente restituire gli arredi sacri collegati al culto della Vergine appartenuti alla chiesa di Sant'Agostino. Nel 1881 nel breve arco di un anno, la chiesa di San Filippo sarà interessata da lavori alla sinistra dell'abside che porteranno alla realizzazione della cappella che ospita tutt'oggi la sacra statua. L'usanza di raffigurare il cuore di Maria trafitto dalla spada, risale alla prima metà del XV secolo per enfatizzare la storia narrata nel Vangelo quando Maria presentò il Figlio al Tempio e il vecchio Simeone le disse che la Sua anima sarebbe stata trapassata dalla spada del dolore. Successivamente, sul finire dello stesso secolo, gli artisti rappresentarono sette spade, corrispondenti ognuna ai sette dolori di Maria (cfr. G.M.Toscano 1990)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384961
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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