lampada da tavolo con paralume
lampada da tavolo
1901/00/00 - 1950/00/00
Ignoto (bottega)
1596
Lampada in porcellana smaltata e dipinta di forma allungata, con base in ottone e paralume in tessuto pieghettato dipinto a mano. La lampada si presenta in ottime condizioni mentre il tessuto dipinto del paralume e il merletto presentano parti deteriorate
- OGGETTO lampada da tavolo
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MATERIA E TECNICA
Ottone
porcellana/ pittura/ smaltatura
STOFFA
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MISURE
Altezza: 58 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Danese
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ATTRIBUZIONI
Ignoto (bottega): ceramista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Reimann
- INDIRIZZO Via Necropoli Grotticelle, 14, Siracusa (SR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In Danimarca, la prima fabbrica di porcellana è stata fondata nel 1775 a Copenhagen sotto la protezione della regina Giuliana Maria Brunswick- Wolfenbuttel. L'Arte della ceramica è apparsa solo a partire dal 1880 grazie al contributo di Thorvald Bindesboll e Niels Hansen Jacobsen i quali si ispirarono alla più antica ceramica giapponese condizionata dall'Art Nouveau nel lasciare colare lo smalto, libero sulle decorazioni senza contenerlo. Questa tecnica chiamata underglade, dona alla superficie una lucentezza uniforme. Quello che appare, già negli anni a cavallo tra '800 e '900, è un design semplice, lineare e pulito come negli utensili provenienti dalle fabbriche Danish Royal Porcelain Factory e la Bing & Grondahl, successivamente fuse nel 1987 nell'attuale Royal Copenhagen. L'autenticità di questa ceramica è garantita dai marchi della Royal Copenhagen che sono la corona in verde, le tre linee ondulate in blu (rappresentano i tre stretti di mare della Danimarca: Oresund, il Grande Belt e il Piccolo Belt), le iniziali del pittore, il codice identificativo e l'anno in cui è stato prodotto; il marchio con le tre torri invece è ispirato dallo stemma della città di Copenhagen ed è il caratteristico simbolo della Bing & Grondahl. Da menzionare è sicuramente la realizzazione del servizio Flora Danica commissionato dalla famiglia reale danese come dono per l'imperatrice Caterina II di Russia, appassionata collezionista di ceramiche. Il servizio doveva consistere in 2500 pezzi ma rimase un' incompiuta perchè l'artista riuscì a modellare solo 1600 pezzi, uno diverso dall'altro. Tanti sono gli oggetti che anche lo Zar Alessandro III acquistò e che oggi sono esposti in San Pietroburgo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382985
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0