motivi fitomorfi

dalmatica,

La coppia di dalmatiche è realizzata, utilizzando con effetto inverso, il rovescio di un tessuto damascato che prevede un fondo lavorato a taffetas e delicati motivi floreali, riuniti in mazzetti fogliati, realizzati con tessitura a raso. Il tutto in un inusuale tono grigio verde a cui l'effetto marezzato del fondo contribuisce a dare variazioni tonali non comuni. Un gallone in filo d'argento lavorato a fuselli con motivi a ventaglietti scompartisce e perimetra il paramento. Particolare è la fodera in cotone stampato a che alterna losanghe centrate da piccoli fiori e rombi in un ideale reticolo trasversale

  • OGGETTO dalmatica
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento
    seta/ damasco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Diocesano
  • INDIRIZZO via Arcivescovado, 8, Monreale (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pur se utilizzato in maniera inusuale, con la lavorazione a taffetas a rendere il fondo, la delicatezza di ispirazione Luigi XVI dell'ornato permette di datare alla fine del secolo XVIII il tessuto che sicuramente destinato ad altro uso venne confezionato nella foggia delle dalmatiche agli inizi del secolo XIX. L'originaria fodera in tessuto stampato supporta questa tesi sulla datazione. L'ambito di produzione del tessuto, nato per uso profano (sicuramente per abbigliamento in considerazione della leggerezza), potrebbe essere quello italiano pur se i modelli di ispirazione dello stile Luigi XVI sono per lo più francesi. Circoscrivere ad una zona manifatturiera il prodotto tessile risulta più complicato poiché pure nel meridione d'Italia nella zona del napoletano si producevano, alla fine del Settecento, tessuti di grande raffinatezza. Il confezionamento del paramento è stato compiuto in ambito siciliano così come indica l'apposizione del gallone a fuselli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900324632
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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