tabernacolo - a frontale architettonico, opera isolata - bottega gaginiana (prima metà XVI)

tabernacolo a frontale architettonico,

Tabernacolo di forma rettangolare a frontale architettonico, leggermente concavo, in cui la profondità del rincasso è illusionisticamente accentuata dai cassettoni, ornati da rosoni, che decorano l'intradosso di un arco. Al centro dell'arco è posta la Colomba dello Spirito Santo, ad ali spiegate, e nei suoi piedritti vi sono due nicchie. Il pavimento, che completa il rincasso è imbasato su una reggi mensola dove vi sono in basso per ogni lato due angeli di profilo, oranti ed inginocchiati, riccamente panneggiati, che fiancheggiano l'ingresso al sacello, decorato da un ricco portale con ricca trabeazione formata da architrave e timpano centinato e ai lati paraste con drappeggi all'esterno. In alto sei serafini in gloria, tre per lato, che adorano un calice sormontato dall'ostia. Il calice poggia sulla testa di un altro cherubino posto al centro. Decorazioni fitoformi agli angoli superiori ed in basso nel supporto della mensola

  • OGGETTO tabernacolo a frontale architettonico
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scalpellatura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Regionale della Sicilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Abatellis
  • INDIRIZZO via Alloro 4, Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quasi nulle le notizie sulla scultura catalogata, che però si rivela significativa in quanto testimonia che già nell'arco del Cinquecento il linguaggio culturale scultoreo rinascimentale è pienamente assimilato anche in Sicilia, da parte delle maestranze locali certamente legate alla bottega o alla cerchia di Antonello Gagini. La pregevole fattura dell'opera fa ipotizzare anche un intervento diretto dello scultore, basta attenzionare il panneggio degli angeli, il morbido piumaggio delle loro ali e la delicatezza dei loro tratti somatici, nonché la colomba dello Spirito Santo che potrebbe considerarsi una firma vera e propria così come attesta la Gulisano M.C. in un recente articolo, ma considerata l'esiguità delle notizie qualunque ipotesi potrebbe rivelarsi azzardata. Fra i confronti possibili, con opere di riferimento dello stesso Antonello, si possono comparare la custodia sacramentale conservata nel Duomo di Mazara del Vallo e quella conservata nella Chiesa Madre di Tusa ed inoltre la custodia sacramentale del 1557 di Baldassare di Massa conservata nella chiesa di Santa Maria del Gesù di Alcamo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900322645
  • NUMERO D'INVENTARIO 5018
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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