piedistallo,
Piedistallo quadrangolare modanato restringente nel dado verso il centro, su cui si sovrappone una base di colonna. L'oggetto è poggiato su basetta lignea realizzata per l'allestimento museografico della galleria
- OGGETTO piedistallo
- AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Regionale della Sicilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Abatellis
- INDIRIZZO via Alloro 4, Palermo (PA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piedistallo catalogato, proveniente dall'antico Monastero di SS. Salvatore, con una funzione di arredo fu collocato a Palazzo Abatellis, nell'ambito dell'esposizione permanente della Galleria, nell'atrio dove sono esposti anche opere di carattere e stili diversi e cronologicamente distanti. Il Monastero, così come attesta Gaspare Palermo nella sua Guida, è il più antico di Palermo infatti fu fondato sotto la regola di S. Basilio Magno nel 1071, o poco dopo, sotto il governo normanno del duca Roberto il Guiscardo o di Ruggero I per ospitare le suore dell'Ordine e successivamente fu ampliato sotto il governo di Ruggero II. L'edificio, ubicato in via del Protonotaro a Palermo, è ancora in parte esistente anche se nel corso dei secoli ha subito molti rimaneggiamenti e non ultimi i restauri dovuti ai bombardamenti a causa della seconda guerra mondiale, ma la pianta ed alcuni elementi architettonici ne rivelano tutt'oggi l'antica origine. Poche comunque sono le notizie sull'edificio, il pian terreno era costituito da ambienti vasti sormontati da volte a crociera e comunicanti fra di loro attraverso archi ad ogive forse destinati ad uso comune, il primo piano anch'esso costituito da grandi ambienti così come sottolineano le bifore era forse destinato a dormitorio. Si sa che al monastero era annessa in origine una chiesa, fondata dai principi Normanni, della quale sussistono ancora alcune colonne inglobate nei muri d'ambito e qualche elemento architettonico gotico inserito in una finestra. La chiesa nel 1528 fu risistemata, ingrandita e perfezionata dalla badessa Suor Caterina Ventimiglia. Le altre notizie note sia sul monastero che sulla chiesa, e sulla chiesa successiva edificata nel 1682 sotto il progetto dell'architetto Paolo Amato, sono tutte più tarde del 1528 e quindi non attinenti per lo studio dell'oggetto catalogato. Altrettanto esigue risultano le notizie storiche sul piedistallo catalogato che merita attenzione in quanto importante testimonianza siciliana poiché vicino al linguaggio culturale fatimita del Nord Africa e dell'Egitto - facies culturale riportata alla luce grazie a ricerche archeologiche sistematiche condotte negli anni cinquanta dell'ultimo secolo trascorso -. Del piedistallo se ne conosce solo la provenienza ma non l'ubicazione originaria e si può supporre, considerato l'ambito culturale, che appartenesse ad un'esile colonna, forse facente parte di un sistema archivoltato che durante i lavori di restauro del monastero sia stato dismesso. Non si sa in che occasione il piedistallo passò al Museo Nazionale di Palermo per poi essere devoluto alla Galleria Nazionale della Sicilia
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900284727
- NUMERO D'INVENTARIO 5098
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0