San Pietro. Misteri del Santo Rosario
scomparto di trittico,
1500 - 1599
Giovanni Maria Scupola (scuola)
prima metà XVI sec
Sul lato esterno dell'anta sinistra è raffigurato S. Pietro, con le fattezze di un uomo di mezza età dai tratti marcati e popolani, vigoroso, con capelli e barba ricciuti, indossa un mantello giallo e una veste di un azzurro tendente al verde. A questi colori dell’abito possono esser ricondotti molteplici significati come il richiamo al suo lavoro di pescatore, ma anche riferimento al suo compito di guardiano celeste, a queste interpretazioni si aggiunge il valore del blu nell’arte Bizantina riconducibile alla sua condizione di umanità. L’aureola e la stola gialla sanciscono la sua condizione di santità. Il santo tiene in mando due dei simboli canonici della sua iconografia: un libro sacro e due chiavi
- OGGETTO scomparto di trittico
-
MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
-
MISURE
Altezza: 18,6 cm
Larghezza: 12.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
-
ATTRIBUZIONI
Giovanni Maria Scupola (scuola): pittore
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Scupola Giovanni Maria
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Civica di Reggio Calabria
- LOCALIZZAZIONE Teatro Comunale "Francesco Cilea"
- INDIRIZZO Corso Giuseppe Garibaldi, Reggio di Calabria (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico di soggetto religioso è caratterizzato da una vena narrativa e didascalica, l’opera è attribuita ad un seguace di Giovanni Maria Scupula di scuola otrantina e s'intravede un chiaro rapporto con la miniatura e la cultura Bizantina. All’esterno dell’anta sinistra è rappresentato San Pietro probabile scelta votiva del committente a dell’autore stesso. “L’opericciuola è utile alla conoscenza della bottega meridionale. Ha carattere devozionale, perché era destinata al capoletto o per farne regalo a proseliti, come si usa ancor oggi, tanto più che a metà del sec. XVI la pratica del Rosario, già affermata e rifiorita in tutto il mondo e specialmente in Italia, ne aveva consolidata la forma recitativa che è conforme a quella attuale. Fu donata al soppresso Museo comunale di Reggio Calabria da tale Felice Pellicano verso il 1890”. (P. O. Geraci, 1975, pp. 32 - 33)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800022911-04
- NUMERO D'INVENTARIO 2095 C
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda storica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0