allegoria del soldato come eroe antico

monumento ai caduti a colonna 1926 - 1926

L'opera si erge su un basamento in pietra a gradini sulle cui due facciate, posteriore e anteriore, sono state poste le iscrizioni relative ai caduti nel corso della Prima guerra mondiale. Sui due lati lunghi del basamento si stagliano, da un lato e dall'altro, due figure di soldati con spada, raffigurati semi-sdraiati nella posa e con le fattezze di eroi del mondo classico. Le due figure in bronzo poggiano i gomiti sulla base in pietra di una struttura a tre colonne doriche legate da una breve trabeazione su cui spiccano tre medaglioni in bronzo, che raffigurano da un lato e dall'altro, un'ancora, un elmo ed un paio di ali d'aquila. A terra, sui gradini del basamento è collocata una corona di filo spinato in metallo recante l'iscrizione a rilievo "I combattenti ai compagni caduti Maggio 1926" . Sempre a terra, davanti al monumento due tondi in pietra, incastonati nel pavimento recano ulteriori iscrizioni per la commemorazione dei caduti di altre guerre e risultano di epoca successiva

  • OGGETTO monumento ai caduti a colonna
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    Marmo
    PIETRA
  • MISURE Profondità: 150cm
    Altezza: 150 cm
    Lunghezza: 500cm
    : 500 cm
    : 300cm
    : 300 cm
  • ATTRIBUZIONI D'amore Benedetto (attribuito): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Piazza Vittorio Veneto
  • INDIRIZZO Piazza Vittorio Veneto, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'inaugurazione del monumento è avvenuta il 13 Maggio 1926 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. L'opera è firmata dall'autore nella parte posteriore destra, alla base di una delle due sculture bronzee. Nel 1993 il monumento, in concomitanza con i lavori di restauro di piazza Vittorio Veneto, viene spostato dalla zona centrale e collocato nella zona in cui si trova attualmente. L'opera realizzata dallo scultore siciliano Benedetto D'Amore, che allestì il suo studio d'arte a Roma, riecheggia nella fluidità delle linee, nel recupero delle soluzioni figurative classicheggianti e nell'andamento curvilineo delle sculture le scelte dello stile liberty del XIX e XX secolo e colloca l'autore all'interno di quella tendenza artistico-culturale conosciuta anche con il nome di Modernismo internazionale. Bibliografia: Morelli M., Storia di Matera, Matera, Fr.lli Montemurro 1963. Rizzo R., Sirchio M.C., Scultori Siciliani XIX e XX secolo, Palermo, Dario Flaccovio Editore 2009; Chi è? Dizionario degli italiani d'oggi, Roma, Casa editrice Cenacolo 1940
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700168705
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI Base delle tre colonne, facciata anteriore - MATERA / AI SUOI FIGLI GLORIOSAMENTE MORTI / NELLA GRANDE GUERRA MCMXV MCMXVIII / XX SETTEMBRE MCMXXV - capitale - a caratteri applicati - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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