L’organo è stato costruito dai Fratelli Aletti di Monza nel 1926, recuperando la maggior parte del materiale fonico riveniente dagli strumenti precedenti. E' dotato di due tastiere di 58 note e pedaliera di 27 tasti. Ha un prospetto di canne in lega di stagno suddiviso su tre campate: ai lati le canne del Principale dolce 8’ (inserite da Francesco Carnisi nel 1850), in centro quelle del Principale 16’ (canne di Andrea e Giuseppe Serassi del 1787). La trasmissione è del tipo pneumatico-tubolare, i somieri sono a canale per registro e manticetti verticali interni. L’alimentazione del vento è garantita da tre mantici con due pressioni distinte, una dedicata al funzionamento della parte pneumatica ed una per l’alimentazione della parte fonica. Alla sinistra dello strumento, in un matroneo adiacente, troviamo un grande mantice a lanterna a doppia stecca con tre pompe montate nel basamento e azionante mediante un meccanismo a collo d’oca. Sulla cantoria troviamo un secondo mantice dotato di valvola a tendina, che garantisce la riduzione della pressione pneumatica alla pressione fonica. Nel basamento dell’organo è presente un terzo mantice, sempre a lanterna ma privo di valvola, con la funzione di compensatore leva-scosse. La consolle è posizionata in centro, staccata dal basamento dell’organo con l’organista rivolto all’altare. La registrazione è formata da placchette a bilico in ceramica disposte sopra le tastiere in doppia fila per la presenza della Combinazione Libera. Una serie di pistoncini sotto le tastiere è predisposta per l'azionamento delle Combinazioni Fisse, del Pedale Automatico, della Combinazione Libera, dell’annullazione ance e per l'abilitazione del Crescendo (Sweller). Una serie di pedaletti posti sopra la pedaliera azionano le varie unioni tra i manuali e la pedaliera; sempre qui si trovano le due staffe per il controllo dello Sweller e dell'apertura della cassa espressiva