Carlo Levi. Ritratto d'uomo di profilo

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Levi cosi come in precedenza Scotellaro, aveva sollecitato Guerricchio all'osservazione dei luoghi e della gente della Lucania, della vita dei contadini e dei pastori, del loro lavoro e dei loro animali. Per questo fin dagli anni '50, Guerricchio ha più volte disegnato, dipinto pecore, buoi, animali al lavoro nei campi e animali al pascolo, i contadini e i pastori, in un continuo impegno a "rendere poetica una realtà dura e povera". Nel 1967 Levi sottolineava ancora la fedeltà di Guerricchio al mondo agro- pastorale della sua terra, cercando in esso un senso e un significato nascosto. In questa acquaforte del 1970 l'autore ha raffigurato due pecore al pascolo tra le piante di cardo in fiore, come probabilmente le aveva viste tante volte sulla Murgia materana, mentre sullo sfondo si vede il sole e da esso partono, in cerchi concentrici, oscillanti vibrazioni di luce ed ombra

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