Radice e carrubo. Radice e carrubo

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Hank HC, [29/08/2023 20:57] Osservazioni: L'inventario del 1975 è oggi conservato a Roma presso la Fondazione Levi: questo è stato compilato dopo che tutte le opere sono entrate a far parte della collezione privata della Fondazione. La struttura di sostegno del dipinto presenta il sistema ad espansione a biette. Ia tela a trama fitta è stata ancorata al telaio con chiodi a spillo ribattuti. In passato il dipinto è stato sottoposto a vari interventi di restauro di cui non possediamo nessuna documentazione. Durante uno di questi interventi è stata realizzata la cornice in listello in legno. Hank HC, [30/08/2023 21:23] Il dipinto fa parte della serie di carrubi dipinti ad Alassio e caratterizzati dalla singolare presentazione degli alberi alassini quali veri e propri personaggi a cui l'artista attribuisce dei nomi, in questo caso il titolo deriva dalla conformazione dell'albero. Lo stesso Levi, nei suoi appunti sul ritratto afferma che costituiscono ritratti anche le figure "degli alberi che hanno un nome", dal momento che "gli alberi tra cui vivo sono persone in cui ritrovo la forma". Continuando Levi definisce questi dipinti "una parte di un lungo racconto, o romanzo, o poesia, vegetale: la materia, il contenuto di un grande quadro del Giardino, prima, durante, e dopo il tempo della separazione e dell'origine". In questi anni, la pittura e la poetica di Levi, si appropria dell'idea del mondo vegetale quale luogo privilegiato di manifestazione di un'energia interna, che crea e trasforma il reale e quindi come momento di apparizione di sorprendenti metamorfosi. Hank HC, [30/08/2023 22:15] Levi comprime la radice e il carrubo all'interno del dipinto in modo da non lasciare spazio ai particolari descrittivi secondari e pone l'accento sull'energia ch si sprigiona dal personaggio-albero centrale. Questo senso di forza. implicita delle immagini. è sottolineata da una pittura energica. fatta di pennellate spesse. sottratte a schemi stilistici e in grado di mescolare realismo, espressionismo delle forme e delle cromie. suggerimenti informali. Sapiente è l'uso dei colori in alcuni punti cosi chiari da rendere la materia impalpabile. mentre in altri sono più seuri e le pennellate diventano più corpose

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ acrilico a pennello
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
  • ATTRIBUZIONI Levi Carlo (1902/1975)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione privata Fondazione Levi
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale di Arte Med. e Mod. della Basilicata
  • INDIRIZZO Piazzetta Pascoli, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Hank HC, [29/08/2023 20:57] Osservazioni: L'inventario del 1975 è oggi conservato a Roma presso la Fondazione Levi: questo è stato compilato dopo che tutte le opere sono entrate a far parte della collezione privata della Fondazione. La struttura di sostegno del dipinto presenta il sistema ad espansione a biette. Ia tela a trama fitta è stata ancorata al telaio con chiodi a spillo ribattuti. In passato il dipinto è stato sottoposto a vari interventi di restauro di cui non possediamo nessuna documentazione. Durante uno di questi interventi è stata realizzata la cornice in listello in legno. Hank HC, [30/08/2023 21:23] Il dipinto fa parte della serie di carrubi dipinti ad Alassio e caratterizzati dalla singolare presentazione degli alberi alassini quali veri e propri personaggi a cui l'artista attribuisce dei nomi, in questo caso il titolo deriva dalla conformazione dell'albero. Lo stesso Levi, nei suoi appunti sul ritratto afferma che costituiscono ritratti anche le figure "degli alberi che hanno un nome", dal momento che "gli alberi tra cui vivo sono persone in cui ritrovo la forma". Continuando Levi definisce questi dipinti "una parte di un lungo racconto, o romanzo, o poesia, vegetale: la materia, il contenuto di un grande quadro del Giardino, prima, durante, e dopo il tempo della separazione e dell'origine". In questi anni, la pittura e la poetica di Levi, si appropria dell'idea del mondo vegetale quale luogo privilegiato di manifestazione di un'energia interna, che crea e trasforma il reale e quindi come momento di apparizione di sorprendenti metamorfosi. Hank HC, [30/08/2023 21:34] Il dipinto fa parte della serie di carrubi dipinti ad Alassio e caratterizzati dalla singolare presentazione degli alberi alassini quali veri e propri personaggi a cui l'artista attribuisce dei nomi, in questo caso il titolo deriva semplicemente dal soggetto ritratto e il numero fa riferimento forse ad una serie. Lo stesso Levi, nei suoi appunti sul ritratto afferma che costituiscono ritratti anche le figure "degli alberi che hanno un nome", dal momento che "gli alberi tra cui vivo sono persone in cui ritrovo la forma". Continuando Levi definisce questi dipinti "una parte di un lungo racconto, o romanzo. o poesia, vegetale: la materia, il contenuto di un grande quadro del Giardino, prima, durante, e dopo il tempo della separazione e dell'origine". In questi anni, la pittura e la poetica di Levi, si appropria dell'idea del mondo vegetale quale luogo privilegiato di manifestazione di un'energia interna, che crea e trasforma il reale e quindi come momento di apparizione Hank HC, [30/08/2023 22:15] Levi comprime la radice e il carrubo all'interno del dipinto in modo da non lasciare spazio ai particolari descrittivi secondari e pone l'accento sull'energia ch si sprigiona dal personaggio-albero centrale. Questo senso di forza. implicita delle immagini. è sottolineata da una pittura energica. fatta di pennellate spesse. sottratte a schemi stilistici e in grado di mescolare realismo, espressionismo delle forme e delle cromie. suggerimenti informali. Sapiente è l'uso dei colori in alcuni punti cosi chiari da rendere la materia impalpabile. mentre in altri sono più seuri e le pennellate diventano più corpose
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167375OA
  • NUMERO D'INVENTARIO SPSAE L 180
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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