angelo annunciante

scultura, ca 1550 - ca 1551

L'Angelo è inginocchiato, con la destra benedicente e la sinistra chiusa n ell'atto di reggere qualcosa, probabilmente un giglio, andato disperso. In dossa un abito ampio e ricercato, con uno spacco, unito da sottili stringh e parallele, visibile dal lato della gamba inginocchiata. La stessa lavora zione a stringhe si ripete sul corsetto, con ampi sbuffi nelle maniche e d ecorazioni floreali. La manica destra dell'abito ha una chiusura a mò di b ottone. Le ali hanno le punte verso l'alto

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea/ intaglio/ pittura
  • MISURE Profondità: 60
    Altezza: 90
    Larghezza: 32
  • ATTRIBUZIONI Persio Aurelio (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
  • INDIRIZZO Piazzetta Giovanni Pascoli, 1, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come nota la Bianco, in quest'opera di Aurelio Persio si fondono ascendent i culturali di natura diversa. Nella figura dell'Angelo, ad esempio, lo sc ultore si allontana dall'Angelo Annunziante realizzato con Antonino Gagini , figlio di Antonello, nella chiesa madre di Galati Mamertino (al riguardo cfr. Bianco R., "La scultura lucana nel XVI secolo", in Abbate F. (a cura di), "Tardogotico e Rinascimento in Basilicata", Matera, Edizioni La Baut ta, 2002, pp. 366-367; cfr. Gelao C., "Tra Lucania, Puglia e Sicilia: Aure lius de Basilicata e Altobello Persio di Montescaglioso", in Storia dell'A rte, n. 89, 1997, pp. 37-66, fig. 2). Nell'esempio siciliano, l'impostazio ne della figura è completamente differente, in piedi e in atteggiamento qu asi austero, con le ali imponenti e con le punte verso il basso, diversame nte dall'esempio materano, in ginocchio e con le ali piuttosto piccole, co n le punte verso l'alto. Maggiori sono, invece, i riferimenti ai modelli d i Angelo realizzati dal fratello Altobello nella cattedrale di Matera (cap pella dell'Annunziata, dossale de Simone già di S. Michele, cappella di S. Maria di Costantinopoli, Presepe) e nella chiesa di Mater Domini (esempla ta su quella della cappella dell'Annunziata), nonché alle opere di Stefano da Putignano nella cattedrale di Polignano a Mare (vedi Angeli del Presep e e statua di S. Vito in Gelao C., 2004, pp. 25-29). Probabilmente, siamo in una fase dell'attività di Aurelio che prelude alle soluzioni formali di S. Eustachio e di S. Teopista della facciata della Cattedrale di Matera ( cfr. scheda di Altavilla A., in Abita S., Altavilla A. (a cura di), "Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata", Catalogo Museo, N apoli, Paparo Edizioni, 2002, p. 48) e precede di poco la composta classic ità dei due Angeli reggicandelabro nella grande "cona", datata 1551, della chiesa madre di Castellana (cfr. Gelao C., op. cit., 1997, pp. 37-66, fig g. 5, 9)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167122-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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