veduta della città di Potenza. veduta di città

dipinto, 1709 - 1709
Palmieri Anselmo Di Polla (attribuito)
1709/ notizie prima metà sec. XVIII

Nella parte più ricurva della volta, in un tondo, è raffigurata la città d i Potenza, come indica l'iscrizione posta sopra l'immagine "Potentia". Ai due lati del tondo vi sono due figure di nudi, che hanno sulle spalle due grandi stole. Al di sotto una scritta con notizie sulla città. Nell'immagi ne è raffigurata la città entro una cinta muraria; in primo piano è visibi le la cattedrale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Palmieri Anselmo Di Polla (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'origine della città di Potenza, certamente antichissima, è incerta ed os cura: la sua origine potrebbe essere stata pelasgica o sabellica o di stir pe italo-greca. La città seguì le vicissitudini dell'Impero fino alla sua decadenza, e la sua fortuna peggiorò fino al rovinoso periodo delle invasi oni barbariche. Vi giunsero allora i Bizantini che diedero alla regione il nome di Basilicata dai basilici o governatori che l'amministrarono; in se guito, provenendo dalla Puglia attraverso la regione del Vulture, i Norman ni sottomisero la città e tutta la Basilicata per unirla alla Calabria ed alla Sicilia a creare il forte regno che strinse in una sola unità l'Itali a Meridionale. Al tempo dei Normanni la regione perse definitivamente il n ome di Lucania per assumere quello di Basilicata; in tale epoca le scorrer ie dei Saraceni minacciarono anche una città come Potenza, lontana dalle c oste e arroccata sui contrafforti dell'Appennino all'interno. Il periodo n ormanno, comunque, fu ricco per Potenza di importanti avvenimenti: nel 113 7, al tempo di Roberto il Guiscardo, vennero accolti in città Papa Innocen zo II e l'Imperatore Lotario; più tardi Re Ruggero vi ricevette Ludovico re di Francia, liberato ad opera della flotta normanna dalle mani dei sara ceni, mentre ritornava da una sfortunata spedizione in Terra Santa. In tal e epoca Potenza rivestì particolare importanza come città vescovile: il su o primo vescovo fu Amando o Amanzio, poi Gerardo da Piacenza, salito alla sedia vescovile il 1111 e morto il 1119: egli in seguito fu santificato e fu eletto patrono del città. Nel '400 Martino V, poi papa, mosse da Poten za a Roma per partecipare al conclave che lo elesse pontefice. Con Enrico VI figlio del Barbarossa, subentrarono nel regno del sud gli Svevi. I l maestoso castello di Lagopesole, non distante dalla città, ed il rinnova to castello normanno di Melfi rimasero ad indicare la potenza di Fedeico I I. Potenza seguì poi la sorte di Manfredi e di Corradino e, quando il gio vane e biondo re cadde decapitato in piazza del Carmine a Napoli, le città che avevano parteggiato per lui, come Potenza, furono soggette alla puniz ione ed all'ira del vincitore Carlo d'Angiò che, per mano dei suoi fedelis simi Conte di Belcastro e Ruggiero Sanseverino, conte di Marsico, infierì sui potentini ritenuti ribelli e sul centro abitato che per gran parte fu raso al suolo. Seguì la dominazione aragonese e quella spagnola. Nel Sette cento l'Italia Meridionale salutò l'avvento dei Borboni, prima dinastia it aliana dopo tanto succedersi di case regnanti straniere. Sotto il dominio francese il 1806 Potenza fu elevata alla dignità di capoluogo della region e.(Larotonda A. L., 1999, pp.47-54)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700133547-7
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sopra l'immagine della città - "POTENTIA" - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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