veduta della città di Matera. veduta di città

dipinto, 1709 - 1709
Palmieri Anselmo Di Polla (attribuito)
1709/ notizie prima metà sec. XVIII

Nella curvatura della volta, in un ovale, è raffigurata la città di Mater a con i "suoi avvallamenti e le sue cupole svettanti", come indica la scri tta "Mathera".Sotto il riquadro vi è una scritta con indicazioni sulla cit tà. Al di sopra un 'altra scritta con indicazioni sul vescovo Antonio Mari a Brancaccio. Ai lati del riquadro sono raffigurate due figure di nudi . N ell'immagine è visibile alla sommità della città la cattedrale con l'arciv escovado e nella parte sottostante il rione dei "Sassi". Sono visibili, tr a l'altro, porte, mura e torri delle fortificazioni della Civita ed i prin cipali edifici religiosi della città

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Palmieri Anselmo Di Polla (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il particolare riprende l'antichissima città di Matera: già in epoca presi storica, infatti, si insediarono le prime comunità. I ritrovamenti archeol ogici dell'ultimo secolo hanno dimostrato la presenza continua dell'uomo s ulle terrazze murgiche del materano, dal paleolitico al neolitico, fino al l'età del bronzo e del ferro. Le gravine diventarono sedi di villaggi prei storici, che inaugurarono la tradizione della "vita in grotta" proseguita a Matera nei secoli. Il primitivo insediamento scelse lo sperone della "Ci vita", probabilmente per le naturali condizioni di migliore difendibilità. La colonizzazione romana trasformò la regione in riserva agricola e di al levamento; attorno alla Civita si formarono alcuni villaggi, di piccole di mensioni e dalle caratteristiche prevalentemente rurali. Dopo la caduta de ll'Impero Romano e in seguito alle incursioni barbariche, i siti naturalme nte sicuri e facilmente fortificabili, come la Civita di Matera, assunsero rilevante importanza strategica ed insediativa. Con l'avvento dei Normann i ebbe inizio per Matera l'epoca feudale. Particolarmente ricco di ferment i istituzionali, economici e culturali fu il XIII secolo; nella città, in questo periodo, assunse un ruolo sempre più preciso la Chiesa, clero ed or dini religiosi, ruolo innanzitutto istituzionale, con la conferma della ca ttedra arcivescovile. Dal 1133 Matera si liberò dei feudatari e fu assegna ta al patrimonio regio, restandovi sino al 1497 quando Giancarlo Tramontan o fu nominato conte di Matera. Quest'ultimo pensò di costruire un castello che collocò su una collina per dominare, anche visivamente ed urbanistic amente, la città. Ma il suo disegno non ebbe compimento, perchè venne ucci so dai materani nel 1515, lasciando incompiuto il castello. Nella seconda metà del XVII secolo la città si distaccò dalla "Provincia d'Otranto", all a quale fino ad allora era appartenuta, e fu eletta capoluogo della Basili cata. Nel '600 e nel '700 si determinò un nuovo impulso sia culturale sia costruttivo. Gli avvenimenti dell'Ottocento furono caratterizzati dalla r ivoluzione napoletana del 1799 e dai moti risorgimentali.In questi periodo nei Sassi la popolazione continuò ad affollarsi in ambienti quasi sempre non idonei.Solo agli inizi del 1900 cominciò a delinearsi il problema del risanamento di questa parte della città. (Rota-Conese-Tommaselli, 1990)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700133547-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sopra l'immagine - "MATHERA" - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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