San Giovanni Battista

dipinto, 1150 - 1199

L'affresco, fino a tempi recenti ricoperto da uno strato di calce, èstato ottimamente restaurato, rivelando in tal modo un prodotto notevolesia per l'iconografia, sia soprattutto per le caratteristiche dello stileche lo collocano in un ambito culturale ben definito. Il volto del"Prodromos" appare caratterizzato dall'austerità, accentuata dalcontrasto tra colori scuri e chiari, con una barba fluente disposta aciocche secondo il tipo iconografico già presente nei mosaici perdutidella chiesa della "Dormizione" di Nicea. Veste il "trikinon himation",il mantello di pelli di cammello ed è rappresentato olosomo, stante e inposizione frontale con gli attributi specifici della sua iconografia(croce a stile con bracci appena patenti e un cartiglio aperto nella manosinistra in cui è iscritto il brano del Vangelo di S. Giovanni)

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quanto all'iconografia, il "Prodromos" della cripta materana segue davicino il modello comune nella pittura di carattere "espressionista",consueto nelle rappresentazioni delle figure ascetiche. Si tratta diquello stile "severo", già indicato dal Mango come uno dei livelli diespressione della pittura bizantina, contesa tra l'influenza dei modellicolti e di quelli popolari. Ciò che qui impressiona maggiormente èl'immediata risonanza dell'affresco (si direbbe contemporaneità) con lepitture analoghe e i più importanti "specimens" di tale produzione. Siricordino in proposito gli affreschi di Patmos (Pilossenia di Abramo o laserie dei Santi, Caritone e Ilarione, ad esempio); i mosaici di Monreale(scene della dannazione della figlia della donna Cananea, dellaubriachezza di Noè, testa di Abele), per tanta parte all'origine delladiffusione della cultura bizantina nell'Occidente europeo (Bibbia diWincester); gli affreschi della chiesa di S. Pantaleimone a Nerezi; ilframmento di affresco con teste degli apostoli Pietro e Paolo nelmonastero atonita di Vatopedi; alcune pitture delle chiese della penisoladel Magno. Tutti questi esempi sono caratterizzati dalla presenza diquello stile "severo", accennato in precedenza, accentuato da particolaridi maniera, che vede "i volti segmentati da linee bianche, che formanocomplicati arabeschi decorativi. La stilizzazione lineare, assumendoforme grottesche, ha definitivamente eliminato le libere, succoselumeggiature ed il modellato. Questa maniera di dipingere era largamentediffusa nel corso di tutta la seconda metà del XII secolo, per cui nonpuò considerarla come una caratteristica esclusiva della scuola diSalonicco". Tale modo di dipingere è attestato largamente anchenell'Italia meridionale, come dimostra l'affrescodel "Prodromos" dellacripta materana (ma vedi anche la "Deesis" della cripta di S. Nicola aMottola)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034969
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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