San Pietro

dipinto, 1190 - 1199

Si tratta di un dittico che accoglie entro strutture "costruite"(nicchiette che richiamano un pò i cibori) due Santi, il primo dei qualia destra si può agevolmente individuare, mediante l'iconografia consueta,in S. Pietro (anche in mancanza di attributi specifici quali le chiavi) eil secondo in S. Giacomo, giusta la testimonianza dell'iscrizione. Di unaltro apostolo, Andrea, sopravvivono pochi frammenti, ma sufficienticomunque a suggerire che nella cripta trovavano posto, in questa partedella decorazione parietale, gli Apostoli maggiori (Pietro, Giacomo,Andrea, tutti fondatori di chiese locali). Pietro è rappresentatoolosomo, stante e in posizione frontale, vestito di tunica e mantello econ leggeri calzari anzichè con i piedi nudi. Con la destra benedice allalatina, mentre con la sinistra, danneggiata, teneva probabilmente unrotolo chiuso. Il volto barbato e i capelli ricciuti non lasciano dubbisulla sua identificazione. Il Santo è racchiuso...continua in OSS

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 208 cm
    Larghezza: 90 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La caratteristica principale dell''affresco è data dalla singolarearchitettura in cui S. Pietro è accolto. Tralasciando di ricercare leorigini di tale tipo di rappresentazione, che affonda le radici nell'artepaleocristiana e soprattutto nella composizione di dittici eburnei,occorre soffermarsi sul caso specifico aiutati da un particolare motivoornamentale, di largo uso nell'architettura greca medievale che, peressere stato un fatto di moda passeggero e perciò circoscritto, offreelementi sicuri per la datazione. Tale motivo è costituitodall'ornamentazione in caratteri pseudo-cufici (antico alfabeto arabico)della ghiera dell'arco dell'edicola, ricavata nella muratura isodoma. Lasua utilizzazione nell'effettivo apparato murario si può assegnare all'XIsecolo (Chiese di Hosios Loukas in Focide, i SS. Apostoli e la Panaghia"Likodemou" ad Atene), ma la moda si estese, nel corso del XII secolo,nei monumenti costruiti alle altre province greche come il Peloponneso.Dall'architettura la moda passò all'impiego nei pavimenti,nell'ornamentazione delle porte, dei gioiellli e dei manoscritti.L'archivolto "cufico" di S. Giovanni in Monterrone conferma l'estensionedella moda all'area italo - meridionale, deponendo quindi a favore di unfrescante se non greco, fortemente ellenizzato. Quanto all'iconografia,va osservato che le chiavi, come attributo specifico di Pietro, vengonosovente "dimenticate" nella pittura bizantina dopo lo scisma delcerulario, mentre proprio nel XII secolo esse si diffondononell'iconografia occidentale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034950
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ISCRIZIONI ai lati - S(AN)C(TU)S (PETRUS) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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