Tobiolo e san Raffaele Arcangelo
dipinto,
1590 - 1599
Scarsella Ippolito Detto Scarsellino (1550 Ca./ 1620)
1550 ca./ 1620
Soggetti sacri: Tobiolo e san Raffaele Arcangelo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Scarsella Ippolito Detto Scarsellino (1550 Ca./ 1620): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo in via A. Planelli, 10
- INDIRIZZO Via Antonio Planelli, 10, Bitonto (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo tondo, la cui attribuzione allo Scarsellino è confortata, oltre che da motivazioni di ordine stilistico, dalla presenza del monogramma apposto sul retro della tavola, appare collocabile stilisticamente e cronologicamente nella fase di più stretta collaborazione con i Carracci e quindi nell'ultimo decennio del Cinquecento, quando, soprattutto dal 1592-1593, rimedita tematiche come quelle del paesaggio alla luce della lezione di Annibale, a fianco del quale lavora alle tele per i soffitti del Palazzo dei Diamanti a Ferrara (ora Modena, Galleria Estense) e soprattutto alla decorazione del catino absidale della chiesa di S. Paolo a Ferrara (1595-1596). Cfr. E. Sambo, Scarsellino / Ippolito Scarsella, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, II, p. 834, con precedente bibliografia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600206230
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2011
- ISCRIZIONI sul retro - I. S - Scarsella I - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0