allegoria della Vittoria
Monumento complesso, circondato da ringhiera in ferro, formato da un alto basamento in pietra ebolitana sormontato da una colonna. Alla base del monumento, sui due lati contrapposti, vi sono due imponenti leoni, realizzati dalla fonderia Chiurazzi, con le fauci aperte e che sollevano minacciosi la zampa anteriore. Alla base della colonna insiste un gruppo bronzeo raffigurante tre soldati di cui uno è riverso al suolo, degli altri due quello a destra ha ancora la divisa composta, l'elmetto in testa ed imbraccia il fucile mentre l'altro, con il petto scoperto e, privo dell'elmetto, è armato del solo pugnale. Sottostante il gruppo è scolpito nel marmo un festone di alloro e motivi vegetali sorretto alle estremità dalle corna di due teste di ariete. Intorno alla colonna, a due terzi dell'altezza, vi sono quattro corone di alloro in bronzo. Il monumento è sovrastato dalla figura della Vittoria alata che, nella mano destra protesa verso il cielo, stringe la corona d'alloro. Il movimento della veste sembra indicare che la figura stia avanzando
- OGGETTO monumento ai caduti a colonna spezzata
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
pietra/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Pellegrini Giuseppe (seconda Metà Sec. Xix/ Notizie Fino Al 1947)
- LOCALIZZAZIONE Piazza della Repubblica
- INDIRIZZO Piazza della Repubblica, Eboli (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stesso schema compositivo e gli stessi temi del monumento ebolitano si ritrovano nel monumento ai caduti di Nola, sempre del Pellegrini. L'artista, poco citato dalle fonti, è comunque ricordato proprio come autore di monumenti ai caduti, attività che deve avergli fruttato all'epoca una certa fama. Inaugurato nel 1925 il monumento ha una genesi piuttosto lunga; le prime delibere per l'allargamento della piazza e lo stanziamento dei fondi risalgono al 1923, infatti la posa ufficiale avvenne il 4 novembre 1923 alle ore dieci, e nel 1924 il Comitato pro Monumento ai Caduti organizzò una pesca di beneficenza. Per arricchire il complesso furono poi utilizzati due leoni in bronzo realizzati dalla Fonderia Chiurazzi nel 1871 e pagati dal Comune di Eboli ben 2.500 lire. Le due sculture, che pesavano complessivamente 90 quintali, inizialmente furono collocate su due piedistalli in pietra calcarea e poste ai lati del cancello principale di piazza della Repubblica. Probabilmente i leoni erano destinati in origine ad un monumento al Risorgimento, ispirato alla Colonna dei Martiri in piazza dei Martiri a Napoli, realizzata da un gruppo di scultori, come Lista e Solari, che offrì modelli e ispirazione a numerosi altri in Campania e in altre regioni. In particolare, uno dei leoni ebolitani appare molto vicino al Leone morente di Antonio Busciolano, che orna la base della colonna napoletana. Salvatisi fortunatamente dalla campagna per il metallo alla Patria e lievemente danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra, attualmente i leoni sono oggetto di un protocollo di accordi tra il Liceo artistico di Eboli e la Fonderia Aida Marano (già Fonderia Chiurazzi), per la realizzazione di due copie da collocare nella sede per la quale furono concepiti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500816886
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Campania
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2008
2009
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0